Netanyahu a Macron, 'vergogna per richiesta embargo armi'
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video su X si è rivolto al presidente francese Emmanuel Macron dicendogli «si vergogni» insieme agli altri leader che chiedono l’embargo sulle armi a Israele. «L'Iran impone un embargo sulle armi a Hezbollah, agli Houthi, ad Hamas e ai suoi altri alleati? Ovviamente no. Questo asse del terrore è unito. Ma i Paesi che dovrebbero opporsi a questo asse del terrore chiedono un embargo sulle armi a Israele. (Gazzetta di Parma)
Ne parlano anche altri media
Stop della Francia alla fornitura di armi a Israele, che poi usa nella guerra a Gaza, e cessate il fuoco in Libano. La Francia non le manda", ha detto il numero 1 dell'Eliseo. (Adnkronos)
Sono le parole con cui il primo ministro israeliano ha risposto al presidente francese Emmanuel Macron che oggi si era detto a favore dello stop delle consegne a Israele delle armi che usa nel conflitto a Gaza. (Il Dubbio)
Gli aggiornamenti sulla guerra in Medio Oriente e sull'escalation tra Israele, Libano e Iran: tutte le ultime notizie in diretta sul conflitto a Gaza. Un funzionario USA ha riferito che lo Stato ebraico non ha dato garanzie all'amministrazione Biden sul fatto che colpire agli impianti nucleari iraniani sia un'ipotesi esclusa. (Fanpage.it)
Dovrebbero vergognarsi", ha detto Netanyahu, che poi ha aggiunto: "Israele combatterà finché la battaglia non sarà vinta". (la Repubblica)
«La priorità oggi è di ritornare a una soluzione politica, di smettere di consegnare le armi destinate ai combattimenti a Gaza», ha detto il presidente della Repubblica Emmanuel Macron alla radio pubblica France Inter, in un’intervista realizzata martedì sera ma diffusa ieri. (il manifesto)
Rivolgendosi … Non si combatte il terrorismo sacrificando i civili”, ha detto ieri Emmanuel Macron, intervenendo alla radio France Inter, mentre centinaia di manifestanti pro-palestinesi a Parigi, e migliaia in tutta Europa, scendevano nelle piazze a due giorni dal primo anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele (Il Fatto Quotidiano)