Quelle manette senza interrogatorio
È bastato che Alessandro Basciano, muscoloso e tatuato influencer, facesse vedere al giudice che l'aveva arrestato per stalking la copia dei messaggi che si era scambiato con la sua ragazza Sophie Codegoni: e le prove che lo avevano fatto finire a San Vittore sono svanite. Liberato immediatamente, senza nessuna restrizione, neanche il divieto di avvicinare Sophie. Buon per lui, si dirà. Gli errori sono sempre possibili. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Leonardo D'Erasmo, legale dell'influencer Alessandro Basciano detenuto in carcere a San Vittore, dopo l'interrogatorio avvenuto nel penitenziario milanese davanti al gip Anna Magelli sui presunti maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni commenta “Bresciano utilizzato come capo espiatorio per qualcosa che lui non ha fatto”. (La Repubblica)
Cade il grave quadro accusatorio che aveva portato il dj in cella: per il giudice, i messaggi sul telefono depositati dall’indagato renderebbero «poco credibile che la Codegoni vivesse in costante stato di ansia e di paura». (Corriere Milano)
Il dj e influencer, noto per la sua relazione con Sophie Codegoni, è uscito dal carcere di San Vittore il 23 novembre, dopo essere stato arrestato con l’accusa di stalking e minacce. "Alessandro Basciano è stato scarcerato", questo l'annuncio che ha catalizzato l’attenzione dei social e del pubblico in generale. (DiLei)
L’anello della Ferragni, la depressione di Venier, Basciano scarcerato e gli altri gossip della settimana Negli ultimi sette giorni ne sono successe di tutti i colori. Dalla confessione della 'zia d'Italia' al triangolo amoroso di Jannik Sinner. (Libero Magazine)
Avete provato ad uccidermi, non ci siete riusciti". (Fanpage.it)
Alessandro Basciano è stato rilasciato dalla custodia cautelare nel carcere di San Vittore a Milano. Era stato arrestato per presunto stalking nei confronti della ex compagna Sophie Codegoni che aveva rotto il silenzio su quelli che definito comportamenti aggressivi nei suoi confronti. (Vanity Fair Italia)