Meloni furiosa sfida le toghe: “Ci fanno opposizione”. I Paesi sicuri scelti per decreto

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Ponte sullo Stretto Migranti

Un decreto che stabilisca per legge la lista dei paesi sicuri. Sfidando la magistratura. Restringendo al massimo la possibilità delle toghe di interpretare la sentenza della Corte di giustizia europea, quella che ha smontato il “modello Albania” e messo in crisi le politiche migratorie di Giorgia Meloni. Una forzatura che la presidente del Consiglio porterà lunedì prossimo in consiglio dei minist… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

La decisione ha subito scatenato le reazioni dei partiti dell’opposizione, che si erano dichiarati - già da tempo - contrari alla scelta del governo: “Ora dovete smontare tutto, tornare indietro e chiedere scusa agli italiani”. (L'HuffPost)

Così può essere definito, senza appello, il primo trasferimento di migranti nei centri di permanenza per il rimpatrio realizzati dal governo Meloni in Albania. Dopo i primi quattro migranti ripartiti per l'Italia ieri (due erano minorenni e altrettanti non rispettavano i requisiti per essere trattenuti lì), anche i restanti 14 che erano stati trasportati dalla nave Libra della Marina Militare dovranno tornare indietro, dopo che la sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il loro trattenimento nel Paese extraeuropeo. (Today.it)

Gli stati di provenienza dei richiedenti asilo non possono essere riconosciuti come ‘Paesi sicuri’, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti (Milano Finanza)

Deportazioni bloccate, stroncato il modello Albania

Perché da lunedì in Italia il clima politico sarà caldissimo. E soprattutto buon weekend: meglio rilassarsi il più possibile. (Corriere della Sera)

Da Napoli l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho commenta così le reazioni, affidate per lo più ai social, di numerosi esponenti della maggioranza dopo la decisione dei giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma di bocciare il trattenimento dei migranti nei centri di permanenza appena inaugurati in Albania. (Il Fatto Quotidiano)

Si trova al secondo piano di viale Giulio Cesare 54/B, alla XVIII sezione civile del tribunale ordinario, quella per i diritti della persona e l’immigrazione. C’è un giudice a Roma. (il manifesto)