Trump e l’economia, cosa aspettarsi tra timori e opportunità
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Che cosa potrebbe accadere all’economia americana e mondiale con l’arrivo alla Casa Bianca della seconda amministrazione di Donald Trump? Il GEI (Gruppo esponenti italiani) di New York ha organizzato un pranzo con il professor Antonio Merlo, economista e preside della facoltà di Arts and Science della New York University, per parlarne. Merlo ha rilasciato poi un’intervista all’Italpress in cui riassume i timori ma anche certi risvolti positivi che alcune “ingenuità” di Trump potrebbero avere sul futuro dell’economia mondiale. (OglioPoNews)
Se ne è parlato anche su altri media
Fra le proposte del tycoon c’è l’idea di un’imponente deregulation generalizzata (leggasi deregolamentazione, ossia liberalizzazione) capace di estendersi a vari settori, dall’energetico al bancario, passando anche per l’AI. (Finanzaonline)
Il successo di Donald Trump alle pres… E poi i rendimenti in crescita dei Treasury e la corsa a perdifiato del Bitcoin, la cui capitalizzazione è arrivata a superare l’argento, a oltre 1.800 miliardi di dollari. (la Repubblica)
Mentre tra le aziende che presentano i conti, l'evento sicuramente più atteso è la trimestrale di Nvidia, mercoledì 21, dopo la chiusura di Wall Street. (Corriere del Ticino)
Nel nostro appuntamento video mensile, il nostro Quantitative Analyst Giorgio Broggi analizza l’impatto della recente vittoria di Donald Trump sui mercati. Potete seguire il video completo o leggere l’analisi qui sotto per scoprire come questi eventi potrebbero influenzare le prospettive economiche e di mercato. (Moneyfarm)
Che cosa potrebbe accadere all’economia americana e mondiale con l’arrivo alla Casa Bianca della seconda amministrazione di Donald Trump? Il GEI (Gruppo esponenti italiani) di New York ha organizzato un pranzo con il professor Antonio Merlo, economista e preside della facoltà di Arts and Science della New York University, per parlarne. (OKMugello - News dal Mugello)
Se la settimana precedente, quella post-Presidenziali Usa, era stata tra le migliori dell’anno per quasi tutti i gestori di private capital quotati grazie al venir meno delle incertezze pre-elettorali (si veda altro articolo di BeBeez), quella appena conclusa ha visto gli operatori di nuovo attanagliati dai dubbi, sia sul versante dei tassi di interesse, fondamentali per i corsi di questi titoli, sia per le prospettive economiche, che influenzano i profitti futuri, al numeratore dei DCF model utilizzati per valutare gli stessi. (BeBeez)