Conte: '4,5 mln di persone rinunciano alle cure, ma il Governo preferisce fare blitz sulla Consulta'

Altri dettagli:
PNRR Ponte sullo Stretto

"Dispiace che oggi il Governo non fosse presente, forse era troppo occupato a fare blitz con le forze di maggioranza per eleggere un giudice costituzionale. La relazione di Ginbe parla di una sanità in sofferenza, con 4,5 milioni di persone che rinunciano a curarsi, 2 milioni delle quali per motivi economici. E poi sprechi e inefficienze. Bisogna investire di più, ma bisogna anche riformare la sanità, perché investire nuovi miliardi più adesso aumenterebbe gli sprechi. (Tiscali Notizie)

Su altre testate

08 OTT “Non possiamo che essere d’accordo sulla visione di GIMBE e del suo presidente Nino Cartabellotta. A partire dal pilastro delle risorse e da quei tagli per 37 miliardi di euro dal 2009 al 2019. Poi, finalmente, si è invertito quel trend ed è importante sottolineare che l’incremento non è avvenuto solo l’anno in cui è crollato il Pil, ma anche dopo il suo rimbalzo, quando abbiamo dimostrato che era possibile raggiungere il livello della media europea. (Quotidiano Sanità)

Un divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di 889 euro rispetto alla media dei paesi OCSE membri dell’Unione Europea, con un gap complessivo che sfiora i 52,4 miliardi; la crisi motivazionale del personale che abbandona il SSN; il boom della spesa a carico delle famiglie (+10,3%); quasi 4,5 milioni di persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure, di cui 2,5 milioni per motivi economici; le inaccettabili diseguaglianze regionali e territoriali; la migrazione sanitaria e i disagi quotidiani sui tempi di attesa e sui pronto soccorso affollati “dimostrano – continua Cartabellotta – che la tenuta del SSN è prossima al punto di non ritorno, che i princìpi fondanti di universalismo, equità e uguaglianza sono stati ormai traditi e che si sta lentamente sgretolando il diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne e disagiate”. (Friuli Oggi)

Sanità pubblica sempre più in crisi. Un divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di 889 euro rispetto alla media dei paesi Ocse membri dell’Ue, con un gap complessivo che sfiora i 52,4 miliardi; la crisi motivazionale del personale che abbandona il Ssn. (LA NOTIZIA)

Sanità, il 9 per cento dei piemontesi ha rinunciato alle cure: il rapporto della Fondazione Gimbe

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe non usa mezzi termini. Mancano i soldi, è insufficienti il finanziamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn), si allargano i divari territoriali, i Lea, i livelli essenziali di assistenza, non vengono rispettati. (Partito Democratico)

Il settimo Rapporto della Fondazione Gimbe sul Ssn certifica per il 2023 il boom della spesa delle famiglie pari a + 10% in un anno e il crollo del 18,6% della spesa per la prevenzione. Ne parliamo con Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe (Il Sole 24 ORE)

Sono 4 milioni e mezzo, infatti, gli italiani che hanno rinunciato alle cure, senza contare che la prevenzione è crollata al -18,6%. A dirlo è la fondazione scientifica Gimbe che ha appena pubblicato un’analisi basata sui recenti dati Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali) diffusi al pubblico la scorsa estate. (Corriere della Sera)