Proteste in Georgia dopo le elezioni parlamentari
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A Tbilisi, capitale della Georgia, decine di migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro i risultati delle recenti elezioni parlamentari, denunciate dall'opposizione filo-occidentale come "rubate". Il partito Sogno Georgiano, accusato da mesi di aver allontanato il Paese dall'obiettivo di entrare nell'Unione Europea per avvicinarlo alla Russia, ha ottenuto il 53,92% dei voti, mentre un'unione di quattro alleanze di opposizione filo-occidentali ha raccolto il 37,78%.
Le elezioni, che hanno visto la vittoria del partito filo-russo, sono state contestate dall'opposizione, che ha denunciato brogli e irregolarità. La commissione elettorale centrale della Georgia ha annunciato il riconteggio dei voti in circa il 14% dei seggi elettorali, dopo le denunce di brogli. Le Commissioni elettorali distrettuali condurranno un riconteggio delle schede elettorali da cinque seggi elettorali selezionati casualmente in ciascuna circoscrizione elettorale.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban, in visita a Tbilisi, ha affermato che le elezioni parlamentari georgiane sono state "libere e democratiche", nonostante le contestazioni dell'opposizione. Orban ha dichiarato di aver seguito il dibattito scoppiato attorno alle elezioni e di aver letto le valutazioni delle organizzazioni internazionali.
Le proteste antigovernative di massa, che hanno scosso il Paese all'inizio dell'anno, sono tornate a infiammare le strade di Tbilisi, con manifestazioni imponenti contro l'interferenza di Mosca nelle elezioni. Gli esperti, sentiti da Fanpage.it, hanno sottolineato come la vittoria del partito filo-russo acceleri il distacco della Georgia dall'Europa e dalle democrazie liberali