Terzo mandato e autonomia nel Cdm della discordia
Il primo consiglio dei ministri del 2025 è stato dedicato a dirimere due questioni che fanno fibrillare la maggioranza: terzo mandato (oggi scadevano i termini per impugnare davanti alla Consulta la legge regionale della Campania) e referendum sull’autonomia. Dietro la presunta concordia delle forze che compongono il governo, si nasconde la tenzone specifica tra la premier e Matteo Salvini, come ammesso dalla stessa Meloni davanti ai giornalisti. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La partita specchio di Luca Zaia e Vincenzo De Luca con casacche diverse ha per obiettivo la stessa rete, quella del governo. Da nord a sud, dalla Campania al Veneto fino al Friuli-Venezia Giulia, il terzo mandato (negato) ai governatori fa ribollire i territori. (Corriere della Sera)
Con la premier Meloni che, in mattinata, anticipa l’ufficialità del ricorso del governo alla Consulta contro la legge campana del terzo mandato. Con il Veneto della Lega e con la Campania di De Luca. (ilmattino.it)
«Non abbiate paura». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, cita papa Wojtyla per commentare la decisione del governo di impugnare la legge regionale sul terzo mandato. «Hanno forse paura di De Luca, degli elettori. (Avvenire)
Utilizzeremo i mesi che abbiamo davanti per promuovere una grande esperienza democratica nel nostro Paese. Napoli, 10 gen. (Agenzia askanews)
Un terremoto annunciato. Ma il Consiglio dei ministri di ieri sera, convocato quasi ad hoc, ha portato alla luce la frattura interna che tutti conoscevano: la Lega ha infatti scelto di non decidere, provocando gli alleati di gov… (La Stampa)
«Hanno forse paura di De Luca, degli elettori, non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e date la possibilità ai cittadini di decidere da chi essere governati», aggiunge in conferenza stampa. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, cita papa Wojtyla per commentare la decisione del governo di impugnare la legge regionale e sul terzo mandato. (La Stampa)