La Valle d’Aosta conserva le sue tre Stelle Michelin

Non ci sono nuove “stelle” ad illuminare la scena gastronomica valdostana, ma quelle che ci sono continuano a brillare. Al teatro “Pavarotti” di Modena è infatti andata in scena la cerimonia di presentazione della Guida Michelin 2025 che raggiunge il traguardo dei suoi primi settant’anni. Occasione – data la terra che ospita l’evento – di rivolgere un pensiero alle popolazioni alluvionate dell’Emilia-Romagna e a quelle di Valencia, in Spagna (AostaSera)

Ne parlano anche altre fonti

"La stella Michelin è la dimostrazione che stiamo continuando a fare bene il nostro lavoro e che la strada che stiamo percorrendo è coerente con i valori proclamati dalla guida". (il Resto del Carlino)

"E’ un’emozione fortissima trovarsi su questo palco – ha affermato Mattia Trabetti, chef del ristorante Alto a Fiorano, una delle tre nuove Stelle Michelin modenesi della Guida 2025 – Sento una grande responsabilità, e posso solo dire che proseguirò su questa strada, continuando a promuovere il territorio, i piccoli produttori, tutto quello che abbiamo intorno e ringrazio questa proprietà che ci ha dato fiducia". (il Resto del Carlino)

La provincia di Caserta ha di nuovo la sua stella Michelin. (ilmattino.it)

Il Festival di cinema e arte contemporanea, sostenuto da Fondazione CR Firenze e che rientra nel programma 50 giorni di cinema a Firenze, torna per offrire al pubblico una selezione della più recente produzione di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea che affrontano temi politici, sociali, ambientali, identitari, che sono da sempre al centro dell’interesse del Festival, attraverso finzione, documentario e uso delle nuove tecnologie. (Il Giornale d'Italia)

Per il 2025, la Puglia si conferma una delle protagoniste della scena gastronomica italiana, con ben 10 ristoranti premiati con una stella Michelin. La nuova Guida Michelin Italia celebra i suoi 70 anni con una selezione sempre più stellare e sostenibile. (tarantobuonasera.it)

Stellato da 65 anni Per Arnaldo – un’istituzione nella nostra regione, capace di rappresentare da decenni la tradizione della cucina emiliana con un’attenzione maniacale ai dettagli e alla qualità delle materie prime – la conferma della stella è stata l’occasione, ieri durante la presentazione della guida a Modena, per celebrare un traguardo davvero peculiare: presente nella guida dal 1956, detiene la stella dal 1959. (Gazzetta di Reggio)