Sanità, le due Ulss veneziane ai primi posti in Italia per il rispetto dei tempi d'attesa

La sanità veneziana funziona bene, ma c'è ancora strada da fare per raggiungere le eccellenze di Padova, Vicenza, Belluno e Verona. Su una cosa, però, Venezia non ha rivali, cioè il rispetto dei tempi di attesa (primo in Italia per l'Ulss 3 e terzo per l'Ulss 4) e la sostenibilità economica (Ulss 4 prima nazionale). Stando alle recenti classifiche stilate da Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) il sistema salute in Veneto si conferma punto di riferimento per la sanità nazionale. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri media

Un’eccellenza ora certificata anche da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, diramazione del Ministero della Salute, che per la prima volta è riuscita a dare una valutazione a diversi parametri: prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, investimenti e mortalità evita… (Il Mattino di Padova)

Dopo il secondo posto, alle spalle dell’Emilia Romagna, conquistato a luglio nel monitoraggio della qualità dei Livelli essenziali di assistenza condotto dal ministero della Salute, ora il Veneto mette la freccia e sorpassa il resto d’Italia nella valutazione delle migliori performance riguardanti le singole aziende sanitarie tracciata per la prima volta da Agenas, l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali. (Corriere della Sera)

Resta il fatto che il modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende ospedaliere e territoriali pubbliche che è stato presentato ieri, elaborato dall'Agenas con i dati aggiornati al 2023, ha dato un verdetto al Friuli Venezia Giulia non certo negativo, ma neppure così significativo come ci si dovrebbe attendere da una sanità regionale che è stata sempre adeguata e in linea con le necessità dei pazienti e delle persone in generale. (ilgazzettino.it)

Inefficienti e affollati, ospedali romani bocciati. Male l’Umberto I, bene Sant’Andrea e Tor Vergata

La spaccatura tra Nord e Sud è evidente. (il Giornale)

La valutazione è stata effettuata da Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) che ha messo sotto analisi 110 aziende sanitarie pubbliche italiane: 27 hanno raggiunto una valutazione complessiva buona, 53 una valutazione intermedia e 30 un livello migliorabile. (il Resto del Carlino)

Male la sanità del Lazio. Dalla prevenzione ai servizi territoriali, fino agli ospedali, a Roma e nelle province tutte le aziende si attestano su livelli medi, bassi e purtroppo anche molto bassi. (Repubblica Roma)