Separazione Fedez-Ferragni, la legale di Chiara: «Ad oggi non esiste alcun accordo». Continuano le trattative sull'affidamento dei figli
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L'avvocata che segue l'imprenditrice digitale invita la stampa a non pubblicare notizie non ufficiali «per non compromettere» gli sviluppi sul «collocamento della prole» Le voci sulla finalizzazione dell’accordo di separazione tra Fedez e Chiara Ferragni sono state smentite dalla legale che segue l’imprenditrice digitale. L’avvocata Daniela Missaglia ha derubricato le notizie circolate a «frutto di inverificate illazioni relative a trattative riservate a tutt’ora in essere fra le parti, coperte da segreto e non divulgabili». (Open)
La notizia riportata su altri giornali
Tutto quello che è emerso non corrisponderebbe a verità, come ha spiegato Daniela Missaglia, che assiste la fashion influencer nella richiesta di divorzio, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. (La Gazzetta dello Sport)
La separazione tra Chiara Ferragni e Fedez non è così pacifica come descritta nei giorni scorsi. "Ferragnez puntano a un addio pacifico e di separarsi in modo consensuale, con Chiara che pur di chiudere senza intavolare battaglie con Fedez, è disposta a tutto" ha fatto sapere Ansa in merito alle trattative che vedrebbero i rispettivi avvocati al lavoro per giungere a un addio consensuale. (Today.it)
Nelle ultime settimane, le voci su una possibile separazione consensuale e pacifica tra Chiara Ferragni e Fedez hanno catturato l’attenzione dei media. (Libero Magazine)
Lo specifica l'avvocato dell'imprenditrice, Daniela Missaglia, che smentisce in questo modo le voci trapelate nei giorni scorsi sia sulla separazione tra i due, definita appunto consensuale e pacifica, sia sulla collocazione dei due bimbi. (La Stampa)
Nei giorni scorsi voci parlavano di accordo consensuale: non è così al momento E’ tutto falso: le voci che parlavano di un accordo consensuale tra gli ex Ferragnez non corrispondono a ciò che sta avvedendo tra i due. (Gossip News)
"Ad oggi non sussiste alcun accordo fra i coniugi, tanto più in ordine ad un asserito quanto inveritiero collocamento 'pressoché paritetico' della prole, fermo l'impegno dei rispettivi legali di raggiungere una compiuta intesa". (La Repubblica)