Regionali, risultato Liguria riapre discussione nel Pd su alleanze e profilo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tiscali Notizie INTERNO

C'è un sentimento ambivalente, nel Pd, il giorno dopo il voto ligure. Da un lato il peso di una sconfitta in una regione che sembrava terreno facile dopo le inchieste che hanno travolto la giunta di Giovanni Toti. Dall'altra quel 28,5% che riporta il partito a livelli che non toccava da anni e che premia il lavoro di consolidamento del partito avviato dalla segretaria Elly Schlein. Due dati contrastanti, che per ora non aprono un dibattito pubblico nel Pd, perché - come ripetono tutti - prima ci sono le elezioni in Emilia Romagna e Umbria, e nel secondo caso il risultato è tutt'altro che scontato. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Oltre metà degli elettori di Italia Viva ha votato a destra, per quel Bucci di cui Renzi era compiaciuto alleato al Comune di Genova. (left)

Dopo la sconfitta di Andrea Orlando contro il neo governatore del centrodestra in Liguria Marco Bucci, ieri ha battuto ancora sul punto. «Mi preoccupa la composizione, la consistenza e la competitività della coalizione di centrosinistra, di cui parlo da mesi». (il Giornale)

Alle elezioni regionali in Liguria Andrea Orlando ha perso contro Marco Bucci con circa 8mila voti di scarto. Una differenza che, probabilmente, si sarebbe potuta colmare se Italia viva, Azione, +Europa e le altre liste liberali fossero state nella coalizione. (Fanpage.it)

Le giustificazioni di sono tutte: la manciata di voti di differenza e l’imperfezione della coalizione. Adesso però incombono le prossime elezioni in Emilia-Romagna e Umbria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

All'indomani della doccia gelata in Liguria, il centrosinistra guarda con crescente ansia al secondo giro di Regionali autunnali, e in particolare all'Umbria, dove «la partita è tutta aperta ma l'aritmetica elettorale non ci favorisce». (il Giornale)

“Schlein si deve preoccupare? Siamo due persone di cui non si deve preoccupare mai nessuno”, scherzano sollecitati dai cronisti. (Adnkronos) – L’occasione è il voto, ancora una volta andato a vuoto, sul giudice della Consulta che riempie il Transatlantico di deputati e senatori. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)