Condanna Internò, Donata Bergamini stravolta ma soddisfatta: “Ho pensato subito a Denis”

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Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza INTERNO

« Finalmente la Corte ci ha dato ragione . Quando ho capito che la giustizia arrivava, la mia testa è andata a mio fratello, a mio padre e a mia madre che è ancora in vita ma che probabilmente non riuscirà a capire per la sua malattia». Così Donata Bergamini, sorella di Denis, ha commentato, trattenendo a stento le lacrime, la sentenza della Corte che ha condannato Isabella Internò a 16 anni di reclusione. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)

Ne parlano anche altre testate

Con una foto della sua gioventù e una frase carica di significato, Gianluca Di Marzio ha commentato su social la sentenza del Processo Bergamini. Il noto giornalista di Sky e figlio dell’ex allenatore rossoblu Gianni via Instagram ha scritto: Non è mai troppo tardi per conoscere la verità, caro Denis. (Tifo Cosenza)

I fatti risalgono al 18 novembre 1989: lungo la Statale 106 in Calabria, il talentuoso centrocampista del Cosenza Calcio muore in circostanze misteriose. Il camionista, Raffaele Pisano, confermò questa versione, sostenendo che il calciatore si fosse buttato improvvisamente sotto il suo mezzo, senza dargli il tempo di frenare. (Vanity Fair Italia)

A 34 anni dalla morte del calciatore del Cosenza arriva una prima sentenza: Isabella Internò condannata a 16 anni di carcere Ora c'è una verità processuale: Donato Denis Bergamini... (Virgilio)

Getting your Trinity Audio player ready... Bergamini fu ucciso: l’ex fidanzata condannata a 16 anni di carcere (Dire)

"Era il luglio 2017 quando decidemmo di non assegnare più la maglia numero 8 a un nostro calciatore. Con quel gesto simbolico volevamo dare un segnale forte, augurandoci di arrivare un giorno a conoscere la verità sulla morte del nostro caro Denis Donato Bergamini. (Sport Mediaset)

Stiamo parlando, degli ex compagni di squadra di Denis, che con lui avevano instaurato un rapporto particolare, Ugo Napolitano, Gigi Simoni, Michele Padovano, Alberto Urban e Padre Fedele, personaggio carismatico quest’ultimo, che in quegli anni frequentava la curva degli ultras rossoblù. (Quotidiano online)