Sorpresa, ai tedeschi il record di assenze. "Non paghiamo il primo giorno di malattia"

Altre informazioni:
Inquinamento

I nostri amici tedeschi devono smetterla, però, di smontare uno a uno tutti i nostri pregiudizi su di loro. Ai luoghi comuni ci si affeziona e non è confortevole vederli smentiti così «de botto». Prendete la dedizione al lavoro. Vero che Aleksej Stachanov era sovietico (per meglio dire: ucraino) ma orsù: chi non penserebbe che nel Paese dall'economia più forte dell'Ue si lavori molto più che da noi? E invece esce fuori che la Germania è leader europea nello sport non olimpico di assentarsi dal lavoro per malattia. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il settore assicurativo si trova ad affrontare numerose sfide. L’assicurazione sanitaria privata, ad esempio, sta lottando contro l’aumento dei costi sanitari dovuto ai progressi della medicina e al crescente numero di assicurati anziani e molto anziani. (Assinews)

I tedeschi s’ammalano spesso. E non stiamo parlando di malattie metaforiche per denunciare quel malessere, vero e presunto (la «malata d’Europa»), che da un po’ di tempo si associa alla parola Germania (Corriere della Sera)

Dove i tedeschi sono di gran lunga — a dispetto di una fama, quella sì impropria, di grandi stakanovisti — i più grandi assenteisti d’Europa. DALLA NOSTRA CORRISPONDENTEBERLINO I tedeschi s’ammalano spesso. (Corriere della Sera)

Allianz: “Niente stipendio ai dipendenti per il primo giorno di malattia”

Al quotidiano economico tedesco Handelsblatt, Baete ha dichiarato che «la Germania è capofila mondiale per numero di giorni di malattia». Anche perché: «In Germania la media annuale di giorni di malattia è di venti per lavoratore, mentre la media europea è di otto». (Corriere del Ticino)

In Germania i dipendenti si assentano per malattia in numeri sostanzialmente più elevati secondo la media europea, tanto da risultare un problema di costi per le aziende. In un'intervista a Handelsblatt, Bäte ha chiesto che venga soppressa la continuazione del pagamento del salario il primo giorno di malattia e che venga quindi ripristinato il cosiddetto “giorno di attesa”. (La Stampa)