Femminicidio Lorena Quaranta, ergastolo anche in appello “bis”. Non passa lo “stress da covid”

Confermato il carcere a vita per Antonio De Pace che strangolò la compagna Furci. Le parole del papà: "Lorena non torna ma è la fine di un incubo, ha giustizia" Reggio Calabria – “Mia figlia non tornerà mai più, ma almeno oggi abbiamo avuto giustizia. Una giustizia che è un doppio ristoro, visti i brutti momenti che abbiamo vissuto durante il processo”. Così Enzo Quaranta commenta la sentenza della Corte d’Appello d’Assise di Reggio Calabria che conferma l’ergastolo per Antonio De Pace, l’infermiere del vibonese che a marzo del 2020 strangolò sua figlia Lorena, sua compagna, a Furci Siculo (Tempo Stretto)

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L’accusa aveva chiesto 24 anni di carcere per Antonio De Pace, l’infermiere calabrese di 32 anni, che ha ucciso Lorena Quaranta il 31 marzo del 2020 nell’abitazione che i due condividevano a Furci Siculo nel Messinese. (SICILIATV.ORG)

Femminicidio Quaranta, condannato all’ergastolo Antonio De Pace

Minuti per la lettura La corte d’assise di Reggio Calabria ha condannato all’ergastolo Antonio De Pace ritenuto colpevole del femminicidio di Lorena Quaranta (Quotidiano del Sud)