Governo tedesco taglia le stime, il pil nel 2024 -0,2%

Nelle stime autunnali il governo tedesco rivede al ribasso le previsioni sul Pil della Germania per l'anno in corso, che vedrà la crescita contrarsi di un 0.2%. Nel 2025, stando ai dati presentati oggi a Berlino, è prevista una ripresa con una crescita del +1,1, e la tendenza al miglioramento si consoliderebbe nel 2026 con una previsione del +1,6%. . (Tuttosport)

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Tagliate le previsioni di crescita per il 2024, la Germania è al secondo anno di recessione consecutiva, pur aspettandosi una ripresa nel 2025, che coincide con l’anno elettorale, si vota a settembre. Secondo i dati diffusi ieri dal ministro dell’Economia Robert Habeck, si prevede ora una contrazione del Pil dello 0,2% quest’anno, rispetto a una crescita dello 0,3% precedentemente stimata. (il manifesto)

Germania, il governo rivede al ribasso le previsioni di crescita economica per il 2024 (Finanza.com)

Di fatto sarà il secondo anno consecutivo di recessione. Nel 2025, stando ai dati presentati ieri, è prevista una ripresa con una crescita del +1,1, e la tendenza al miglioramento si consoliderebbe nel 2026 con una previsione del +1,6%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Germania, il governo taglia le stime di crescita del Pil: -0,2% nel 2024, è recessione

Continua il periodo di difficoltà per l’economia della Germania con il governo di Berlino che ha tagliato le stime sul Pil del 2024 affermando che la "più grande economia europea subirà una contrazione per il secondo anno consecutivo prima che la ripresa inizi nel 2025". (QuiFinanza)

Il governo tedesco ha tagliato le stime sul pil del 2024 affermando che la «più grande economia europea subirà una contrazione per il secondo anno consecutivo prima che la ripresa inizi nel 2025». L'esecutivo stima che il pil diminuirà dello 0,2% nel 2024, un netto taglio rispetto alla crescita dello 0,3% prevista in precedenza. (Milano Finanza)

Lo ha reso noto il ministero dell'Economia tedesco. Berlino prevede ora una contrazione del Pil dello 0,2% quest'anno, rispetto a una crescita dello 0,3% precedentemente stimata. (Corriere della Sera)