Nuove regole per i viaggi in Gran Bretagna: scatta l'Eta, ecco come si ottiene
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Nuove regole per chi viaggia verso il Regno Unito. Per entrare nel Paese, sarà infatti necessario essere in possesso di una Electronic Travel Authorisation (ETA), l’autorizzazione elettronica indispensabile per recarsi oltremanica. L’ETA è un permesso per viaggiare in formato digitale. Non è un visto, ma autorizza una persona a entrare nel Regno Unito. L’ETA al momento costa 10 sterline (12 euro circa) e consente di recarsi più volte nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi consecutivi, nell’arco di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare, a seconda di quale di queste due condizioni si verifichi prima. (Tgcom24)
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Simulazione su smartphone di una richiesta di autorizzazione elettronica al viaggio (Eta). (Tiscali Notizie)
Dal 2 aprile 2025, i cittadini italiani e gli altri viaggiatori europei devono richiedere l’Electronic Travel Authorisation (ETA) per entrare o transitare nel Regno Unito. Eta obbligatorio da oggi per viaggiare nel Regno Unito: cosa è, costo, come si richiede e le tempistiche Cos'è l'ETA UK e chi deve richiederlo L’ETA UK è un'autorizzazione elettronica obbligatoria per i viaggiatori occasionali che visitano il Regno Unito per turismo, affari o transito. (Il Messaggero)
L’Eta non è un visto, ma un’autorizzazione (elettronica) a viaggiare verso il Regno Unito riservata agli stranieri non residenti - compresi i bambini - esentati dall’obbligo di visto (per soggiorni di non oltre sei mesi) o che non possiedono alcuno status di immigrazione nel Paese. (Gazzetta di Parma)
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Il Governo britannico ha, infatti, introdotto l'ETA (Electronic Travel Authorisation) quale requisito di viaggio. Non si tratta di un visto ma – spiega il Consolato d'Italia a Londra – una previa autorizzazione (elettronica) a viaggiare verso il Regno Unito riservata agli stranieri non residenti esentati dall'obbligo di visto per soggiorni brevi di non oltre sei mesi. (La Stampa)
Per accedere nel Paese i turisti e business traveller Ue, italiani inclusi, sono tenuti ora a richiedere un’autorizzazione elettronica, per soggiorni brevi di non oltre 6 mesi. (www.ttgitalia.com)