“Manifestazione pro Palestina vietata dalla Questura, atto di censura politico”

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Bergamo. In un centinaio si sono riuniti lunedì sera (7 ottobre) a partire dalle 18 in piazza Vittorio Veneto al grido di "Free Palestine", "Palestina libera". "Il nostro - spiega Eyas Awad, uno degli organizzatori - è un presidio a sostegno popolo palestinese e dei suoi diritti, calpestati da 76 anni. Come il diritto all'autodeterminazione e alla resistenza". L'iniziativa arriva dopo il 'no' della Questura cittadina alla manifestazione chiesta nei giorni scorsi dal movimento Rete Bergamo per la Palestina. (BergamoNews.it)

La notizia riportata su altri media

" In tantissimi oggi sono scesi in piazza per l'iniziativa chiamata Torino per Gaza e con determinazione si sono presi le strade del centro di Torino ", dicono ancora. " Ci volevano fermare, anzi non ci volevano neanche ma noi oggi lo stiamo dicendo chiaramente Torino sa da chi parte stare e si riprende la città ". (il Giornale)

Una giornata di tensione, quella di oggi, per la temuta fiaccolata che in piazza Castello vedrà protagonisti i pro-Palestina. Questa sera alle 20 vedremo se il divieto imposto dalla questura sarà rispettato, visto che i pro-Pal hanno lanciato la sfida: «Ci vediamo in piazza Castello alle 20 alla fiaccolata al fianco della Palestina e del Libano. (Torino Cronaca)

Presidio al tribunale di Roma oggi 7 ottobre per il processo all'unico manifestante arrestato dopo gli scontri di sabato al corteo pro Palestina che si è tenuto nella Capitale. (Corriere Roma)

VIDEO Scontri 5 ottobre, Donzelli: “Complimenti a polizia per aver contenuto violenti e garantita espressione idee”

Il giovane fermato durante gli scontri al corteo del 5 ottobre per la Palestina è stato accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il pm aveva chiesto il carcere per Tiziano Lovisolo, 24 anni definito “anarchico” dalla polizia, mentre questo si è detto estraneo ai fatti per i quali è accusato, come il ferimento grave dell’agente che ha riportato la frattura del bacino. (Virgilio Notizie)

– Cogliere l’attimo. Era quello il loro obiettivo, più che manifestare per la Palestina. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Oggi è la giornata in cui bisogna ricordarsi di essere davvero tutti uniti nel combattere il terrorismo vergognoso di Hamas e dare solidarietà a Israele. Un anno fa tutti si dicevano accanto a Israele, poi hanno iniziato a esserci una serie di distinguo, fino a che addirittura qualcuno ha provato a invitare gli amici di Hamas alla Camera dei Deputati”. (LAPRESSE)