Sharon Stone: «Se avessi avuto il pene, bellezza e intelligenza non sarebbero state un peso»

«Se avessi avuto il pene, la mia bellezza e la mia intelligenza non sarebbero state un peso». Non usa mezzi termini Sharon Stone arrivata al Torino Film Festival per ricevere la Stella della Mole e presentare in sala “Pronti a morire”, western del 1995 diretto da Sam Raimi di cui è stata anche produttrice. «Ero brava. Portai a bordo Russell Crowe e Leonardo DiCaprio. Ma quando ho voluto mettere della musica moderna in un western mi hanno detto che il mio merito di produttore era solo un accordo di vanità e che sarei dovuta tornare a casa», ricorda l'attrice. (leggo.it)

La notizia riportata su altri media

Sul red carpet d’inaugurazione al Teatro Regio di Torino hanno sfilato volti di Hollywood e stelle del nostro cinema. Foto di Alessandra Tartarini (Donna Moderna)

Sharon Stone è una delle stelle del Torino Film Festival, dopo aver inaugurato il tappeto rosso delle star, ha ricevuto la Stella della Mole e ha scelto di dire la sua sulla violenza contro le donne alla vigilia della Giornata del 25 novembre: "È una grande questione, bisogna fermarsi e pensare. (la Repubblica)

Cornice della serata, il Teatro Regio che ospita la cerimonia di consegna alle star internazionali della Stella della Mole. Hollywood sbarca a Torino in occasione della sfilata di gala con cui si apre la quarantaduesima edizione del Torino Film Festival, una delle più note kermesse cinematografiche nazionali. (ilmessaggero.it)

Torino Film Festival 42: i film da vedere lunedì 25

Parata di attori sul red carpet del festival torinese. Da Angelina Jolie a Sarah Jessica Parker, ecco tutti i beauty look dei grandi divi del cinema internazionale (Vanity Fair Italia)

Sarà la nostra città, che la diva di Hollywood definisce «bellissima», ad ospitare i suoi quadri nella prossima art week. Una decisione maturata dopo la doppia visita dell’altro ieri, quando la star si era recata in… (La Stampa)

Due attori importanti come Ed Harris e Morgan Freeman arricchiscono la commedia drammatica “My Dead Friend Zoe” di Kyle Hausmann-Stokes, opera in parte autobiografica che racconta di una veterana dell’esercito americano in Afghanistan che al rientro in patria si isola dalla realtà. (La Stampa)