I soldati della Brigata Sassari alle famiglie: «Pericolo scampato grazie a Dio e ai bunker»

Sassari «Pericolo scampato, grazie a Dio e ai bunker». Così i militari sardi. È una battuta, serve a sdrammatizzare un po’ e a tagliare la tensione. Sono passate poche ore da quando i due razzi di Hezbollah da 122 millimetri hanno colpito la base Unifil, il quartiere generale della missione Onu a Shamaa nel sud del Libano. Stavolta a rischiare la vita sono stati i soldati della Brigata Sassari, un pericolo grave per la vicinanza degli scontri sempre più incessanti tra Israele ed Hezbollah. (La Nuova Sardegna)

Su altre fonti

Il raid ( LA RICOSTRUZIONE) è stato compiuto dai miliziani Hezbollah con almeno due razzi, che hanno colpito un bunker e una postazione logistica. Fortunatamente, da quanto si apprende le condizioni dei quattro soldati non sono gravi. (L'Unione Sarda.it)

Possiamo solo condannarlo perché non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l'organizzazione terroristica di Hezbollah. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali. (La Provincia di Cremona)

Colpiti probabilmente da un razzo di Hezbollah. In fiamme l'officina dei veicoli Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni (AGI - Agenzia Italia)

Unifil: «La missione italiana stretta tra due fuochi, è molto facile essere colpiti»

Da quello che si vede, dovrebbero essere stati lanciati da Hezbollah. Torino, 22 nov. (il Dolomiti)

Per la terza volta in sette giorni la base Unifil di Shama, che ospita il quartier generale italiano, è investita dal conflitto nel sud del Libano. Due razzi sono esplosi all’interno del compound da cui dipende la responsabilità del settore ovest della missione: quattro soldati della Brigata Sassari sono finiti in infermeria con ferite lievi. (la Repubblica)

«Gli israeliani sono ormai vicinissimi alle nostre posizioni. Cosa si sa di questa escalation? «Stiamo cercando di capire se gli attacchi siano deliberati o meno. (ilmessaggero.it)