Watergate all’italiana: Il caso Paragon come analisi della legittimazione del potere in Italia

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“Il baratto controllo-sicurezza tra il popolo italiano ed il suo governo” “Inizia poi l’era del cigalevismo .., che rivendica il diritto al disonore. Il suo garante sarà il filantropo Chigalev; l’amore degli uomini giustificherà d’ora in poi la loro schiavitù. ” (Camus, L’Uomo in Rivolta). Si definisce Scandalo Watergate, la vicenda statunitense che coinvolse lo spionaggio da parte di membri legati al Partito Repubblicano, effettuato nel Q. (GLI STATI GENERALI)

Ne parlano anche altri media

TechCrunch ha scoperto Spyrtacus, uno spyware sviluppato da un'azienda italiana per clienti governativi. Il malware si diffonde tramite false app Android e può sottrarre dati sensibili, registrare conversazioni e intercettare telefonate. (HWfiles)

Ieri pomeriggio il ministro Carlo Nordio ha detto alla Camera quello che appena il giorno precedente il sottosegretario Alfredo Mantovano sosteneva non si potesse rivelare. Il caso Paragon è ormai sprofondato nel caos più totale. (il manifesto)

Le parole del guardasigilli tornano così a spostare sull’intelligence l’asse dell’attenzione riguardo la vicenda dello spyware, con il quale sarebbe stato sorvegliato il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato e l’attivista di Mediterranea saving humans, Luca Casarini. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gli hacker, son individui che utilizzano le proprie competenze informatiche per esplorare, manipolare, o anche proteggere sistemi e reti digitali. E nonostante il termine che li designa, sia spesso associato ad attività illegali, non tutti gli hacker (in fondo) operano con intenti malevoli. (Tech CuE)

Ospite della trasmissione, il giornalista ha dialogato con il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. Così Italo Bocchino, nel corso di un suo intervento a Otto e mezzo, il talk show politico di La7 condotto da Lilli Gruber. (Liberoquotidiano.it)

L’azione legale presentata presso la Procura della Repubblica di Roma definisce il software spia come una “Intollerabile intrusione nella dimensione personale e professionale dei giornalisti” esponendo loro e le loro fonti “a rischi enormi e ancora persistenti per la loro sicurezza individuale”, come segnala Bloomberg. (macitynet.it)