Iran e Russia ancora più unite dopo la batosta in Siria
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Un anno fa a quest’epoca erano passati poco più di due mesi dalla strage di Hamas. Israele sembrava in ginocchio: oltre allo choc umano per l’orribile carneficina, gli stupri, le prese di ostaggi, incombeva una sensazione di impotenza e vulnerabilità estrema. Le forze armate di Tel Aviv avevano subito una disfatta senza precedenti, l’intelligence del Mossad aveva una reputazione a pezzi. In tutto il Medio Oriente avanzava trionfante l’Asse della Resistenza, guidato dagli ayatollah iraniani: Hamas, Hezbollah, Houthi. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Damasco è caduta perché l'Iran ha mantenuto a lungo al potere la dittatura di Assad grazie alla sua milizia libanese Hezbollah - il più grande esercito non statale del mondo - che Israele ha demolito in una serie di attacchi iniziati lo scorso settembre. (il Giornale)
Il fattore decisivo dell'uscita di scena di Assad è stata la crisi politico-militare dell'Iran dopo la sconfitta quasi totale di Hamas e il ridimensionamento di Hezbollah. L'analisi di Lodovico Festa Dopo Damasco si sbriciolerà anche Teheran? (Start Magazine)