Alluvioni, gli agricoltori delle zone colpite contano di nuovo i danni. “A 10 mesi dall’approvazione del Piano ancora non ci sono i fondi statali”
In provincia di Reggio Emilia ci sono i vigneti nella zona di Cadelbosco di Sotto, dove il canale Tassone e il torrente Crostolo hanno rotto gli argini, ma l’ultima alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, ha lasciato dietro di sé danni in tutte le province, a serre, magazzini di stoccaggio e cantine, alle barbabietole da zucchero ancora da raccogliere e alle semine dei cereali autunno-vernini che sono state bloccate. (Il Fatto Quotidiano)
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Campi sommersi, coltivazioni a rischio, danni a strutture, foraggio insufficiente per il bestiame. Un settore in crisi che, con l’inverno alle porte, dopo la conta delle ferite deve guardare ai prossimi passi "da non sbagliare", anche a fronte di "una paura psicologica". (il Resto del Carlino)
Andrea Ferrini, forlivese, vice presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, fa il punto della situazione: "In molte zone, i rovesci hanno reso i campi impraticabili e rischiano di compromettere l’intera raccolta stagionale, non solo per la difficoltà di accesso ai terreni, ma anche per la pericolosità del lavoro stesso". (il Resto del Carlino)
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Coldiretti Lombardia sta monitorando tutto il territorio regionale e la situazione risulta critica. Se nelle aree montane si assiste a fenomeni di dissesto e smottamenti, in pianura gli agricoltori non possono entrare nei campi zuppi d’acqua. (OglioPoNews)
Disagi per decine di residenti, costretti a rimanere chiusi in casa. Sono 2.100 gli sfollati a Bologna e provincia a causa del maltempo. I campi coltivati sembrano laghi. (La Repubblica)