Rapporto UGL Agroalimentare. Ciocci, Segretario Nazionale UGL Agroalimentare settore Pesca: "Occorre incentivare la formazione per i giovani"

"Come UGL Pesca, sottolineiamo l’urgenza di azioni mirate per sostenere il settore in questo momento di transizione generale verso il suo futuro. Tra le priorità, come emerge dal Rapporto, occorre incentivare la formazione specifica e moderna per i giovani, migliorare le condizioni di lavoro e aumentare i guadagni, oltre a potenziare la comunicazione e la valorizzazione del ruolo del pescatore, innescando inoltre un virtuoso processo di autoconsapevolezza dell’importanza economica e sociale del proprio lavoro. (Il Giornale d'Italia)

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"Ricambio generazionale e formazione: orientamenti e pregiudizi degli italiani sull’occupazione nel settore pesca e acquacoltura" (Il Giornale d'Italia)

La Francia (e non l’Italia) ha i conti pubblici fuori controllo C’è un Paese in Europa i cui conti pubblici sono fuori controllo, e non è l’Italia. Basta scavalcare le Alpi e dirigersi verso Parigi per scoprire fatti e numeri dirompenti sia per l’equilibrio politico interno dei transalpini che per la stabilità complessiva dell’eurozona. (Start Magazine)

“L’indagine presentata oggi al Senato fotografa come il settore della Pesca sia percepito dal 70% dagli italiani un settore fondamentale per l’economia nazionale con un valore che sale a oltre il 90% tra gli addetti ai lavori. (Il Giornale d'Italia)

Servono interventi come la rottamazione per consentire la dotazione di nuove attrezzature e, infine, bisogna valorizzare il prodotto ittico italiano riducendo i costi di produzione e puntando sulla qualità dei nostri mari". (Il Giornale d'Italia)

È quanto è emerso dal nuovo Rapporto di UGL Agroalimentare settore Pesca “Ricambio generazionale e formazione: orientamenti e pregiudizi degli italiani sull’occupazione nel settore pesca e acquacoltura“, realizzato dall’Istituto demoscopico Lab21.01 e presentato alla Sala Capitolare del Senato. (PesceInRete)

In un’ Assemblée continuamente chiassosa, su iniziativa dei deputati della sinistra della France Insoumise, il nuovo primo ministro Michel Barnier ha presentato il programma del governo più difficile della storia recente della Francia. (Il Sole 24 ORE)