Germania: Puglierin (Ecfr), senza elezioni tempestive ‘non sarà in grado’ essere protagonista in Ue

Se non verranno indette nuove elezioni entro la fine di marzo, il rischio è che la Germania debba attendere fino a giugno per avere un nuovo governo “pienamente funzionante e dotato di una propria maggioranza”. E non è nemmeno detto che questo accada, rileva Jana Puglierin, senior policy fellow e capo dell’ufficio berlinese dell’European Council on Foreign Relations. La conseguenza, spiega, è che Berlino “non sarà in grado di svolgere un ruolo di primo piano a livello europeo” in un momento in cui l’elezione di Donald Trump getta nuovi interrogativi sul futuro dell’Europa. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

A staccare la spina all’esecutivo è stato l’Fdp di Christian Lindner, sino a ieri sera ministro delle Finanze, che ha deciso di porre fine al comitato di coalizione, il vertice che proseguiva da tre giorni sui temi della politica economica, chiedendo al cancelliere Olaf Scholz di indire il prima possibile elezioni anticipate. (Liberoquotidiano.it)

Per il cancelliere Olaf Scholz è arrivato il momento di incontrare il leader dell’opposizione, Friedrich Merz (CDU): l’obiettivo è stilare un cronoprogramma su come procedere fino a nuove elezioni, come anticipato da Der Spiegel. (Virgilio Notizie)

Per Merz è troppo tardi, Scholz dovrebbe porre la questione della fiducia “al più tardi all’inizio della prossima settimana”, ha chiesto. Scholz non vuole chiedere la fiducia al Bundestag prima del 15 gennaio e poi procedere alle elezioni federali anticipate a fine marzo. (StrettoWeb)

“In Germania si profila uno stallo alla messicana”

Scholz e Lindner, protagonisti dello scontro che ha portato all'apertura della crisi di governo e alla fine della coalizione semaforo, si sono ignorati restando a debita distanza anche in occasione della fotografia di rito finale. (Corriere del Ticino)

Il licenziamento in tronco del ministro delle Finanze, il falco dei conti Christian Lindner, l'uscita dei liberali dalla coalizione di maggioranza, le elezioni anticipate chieste a gran voce dalle opposizioni, i disastrosi dati che arrivano dal mondo dell'industria, fanno da sfondo alle due questioni urgenti che la Germania travolta dalla crisi deve … (L'HuffPost)

Sappiamo che ha in qualche modo forzato la mano al suo partito, autocandidandosi anche per un secondo mandato. “Non si spiega, se non con la volontà di Scholz di prendere tempo. (RSI.ch Informazione)