Mulino Bianco sbarca a Milano: tra installazioni e ricordi di un’icona
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In piazza Gae Aulenti, cuore pulsante della Milano contemporanea, è apparso un simbolo che ha segnato l’immaginario collettivo di intere generazioni: il Mulino Bianco. Non si tratta, ovviamente, del mulino “vero”, quello che svetta nella campagna senese, ma di una riproduzione in formato gigante della celebre sveglia a forma di mulino, protagonista degli spot degli anni ’80. L’installazione, che rimarrà visibile fino al 23 febbraio, celebra i 50 anni del brand, un traguardo che riporta alla mente immagini di famiglie felici, biscotti fragranti e merendine che hanno fatto la storia della pubblicità italiana.
Il mulino originale, quello che ha ispirato il marchio, si trova nella Val di Merse, in provincia di Siena, ed è stato recentemente messo in vendita dalla famiglia Burchianti, proprietaria da generazioni. Andrea Burchianti, erede di una storia lunga 800 anni, ha spiegato che la decisione non è stata facile, soprattutto dopo la chiusura al pubblico nel 2020, che ha segnato la fine di un’epoca. Quella struttura, con il suo bianco abbagliante e il tetto rosso, non è solo un edificio, ma un’icona che ha saputo incarnare un’idea di genuinità e tradizione, diventando un punto di riferimento per milioni di italiani.
Tornando a Milano, l’installazione in piazza Gae Aulenti non è solo un omaggio al passato, ma un’esperienza immersiva che invita i visitatori a entrare in un mondo fatto di ricordi e sapori. L’interno della riproduzione, aperta al pubblico per tutto il weekend, offre un percorso interattivo che ripercorre la storia del brand, dai primi spot – come quello indimenticabile diretto da Giuseppe Tornatore nel 1990 – alle campagne più recenti, passando per i gadget che hanno accompagnato i prodotti negli anni.
La scelta di Milano come location non è casuale. La città, da sempre crocevia di innovazione e tradizione, si presta a ospitare un evento che unisce nostalgia e modernità, in un dialogo continuo tra passato e presente. E mentre il mulino senese aspetta un nuovo proprietario, quello milanese diventa un’occasione per rivivere, almeno per qualche giorno, l’atmosfera di un’epoca in cui il Mulino Bianco era sinonimo di famiglia, semplicità e qualità.