Crolla la tregua a Gaza, oltre 300 vittime: perché Israele attacca la Striscia con raid e bombardamenti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Geopop ESTERI

​ Nelle prime ore del mattino del 18 marzo 2025, Israele ha interrotto la tregua in vigore da due mesi nella Striscia di Gaza lanciando una serie di bombardamenti aerei a sorpresa su diverse città, da Nord a Sud di Gaza. Secondo le prime stime ufficiali riportate dal Ministero della Salute della Striscia, gli attacchi hanno causato la morte di almeno 326 persone tra le città di Gaza City, Deir al-Balah, Khan Younis e Rafah, e la maggior parte sono bambini. (Geopop)

La notizia riportata su altri giornali

– Il governo russo ha espresso “rammarico per la ripresa delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza”, chiedendo alle parti di riprendere i negoziati.“Mosca si rammarica profondamente della ripresa delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza – recita la nota del ministero degli Esteri riportata dalle agenzie di stampa – l’esperienza ha dimostrato che risolvere la questione del rilascio degli ostaggi con l’uso della forza è impossibile. (Agenzia askanews)

“Il pronto soccorso è in condizioni disastrose. Abbiamo corpi e parti di corpi, per lo più bambini e donne. C’è molta confusione nella popolazione. La testimonianza di un dottore di Medici senza Frontiere che opera nella struttura sanitaria Nasser: "Arrivati 55 morti e 113 feriti" (LAPRESSE)

Sono 59 gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza da Hamas e altri gruppi attivi nell'enclave palestinese. Si ritiene solo 24 siano vivi, come riportano i media israeliani. (Adnkronos)

Gaza, le voci di Medici senza frontiere: numero di feriti e vittime è enorme, cure a rischio

- Nelle immagini, preghiere nel centro di Gaza per i tre morti nell'ultimo attacco israeliano; i loro corpi sono stati collocati, ricoperti da un telo bianco, all'esterno dell'ospedale Al-Aqsa di Deir al-Bala. (Tiscali Notizie)

Gli attacchi seguono quelli dei giorni scorsi e, in particolare, il massacro portato a termine a Beit Lahia, nel nord della Striscia, nel quale sono rimasti uccisi tre giornalisti e una squadra di operatori umanitari. (L'INDIPENDENTE)

Nella clinica MSF di Attar ad Al-Mawasi, nel sud di Gaza, i team hanno ricevuto 26 feriti, di cui 3 in condizioni critiche, successivamente trasferiti all’ospedale Nasser. All’ospedale Nasser, i team di MSF hanno ricevuto 55 morti e 113 feriti. (Il Sole 24 ORE)