Quelle vittime nascoste dell’Alzheimer: così la demenza diventa un’emergenza nazionale

Quelle vittime nascoste dell’Alzheimer: così la demenza diventa un’emergenza nazionale
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Domani SALUTE

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo ci sono 55 milioni di persone che hanno una forma di demenza. Diventeranno 78 milioni entro il 2030 e 139 milioni entro il 2050. Ogni tre secondi una persona sviluppa una forma di demenza. In Italia si calcola che i malati siano un milione e 480mila (di cui il 50-60 per cento ha l’Alzheimer). Diventeranno 2 milioni e 300mila entro il 2050. Ma non è solo questo: dietro a ogni malato c’è almeno un’altra persona che soffre. (Domani)

Ne parlano anche altre fonti

La letteratura scientifica è ormai concorde che la Demenza di Alzheimer impatta non solo sul malato, ma anche sulla famiglia. Essa viene infatti definita come malattia dell’intero sistema familiare. (Ospedale Sacro Cuore)

Attualmente non esistono cure definitive, ma la ricerca scientifica continua a fare progressi importanti nella comprensione dei meccanismi alla base della malattia. Una patologia neurodegenerativa che non solo altera profondamente la vita dei pazienti, ma che ha anche un impatto significativo sulle famiglie e sui caregiver. (San Marino Rtv)

Nel mondo 8 persone su 10 ritengono erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento, piuttosto che una condizione medica. 20 SET (Quotidiano Sanità)

Costi, cure e solitudine: così l’Alzheimer grava su pazienti e famiglie

Entro il 2050 i pazienti saliranno a oltre 3 milioni, con costi proibitivi. Se la stima oggi è di 600mila connazionali con Alzheimer, sono circa 750.000 persone con declino cognitivo lieve a elevatissimo rischio di ammalarsi. (Fortune Italia)

Sono almeno otto in letteratura le demenze conosciute. la più temibile è il morbo di Alzheimer, di cui oggi ricorre la giornata internazionale. Nel mondo ne soffrono 55 milioni di persone. E i casi continuano ad aumentare. (RaiNews)

La 31ma Giornata mondiale dedicata alla malattia presenta un conto amaro per quel 5% di popolazione italiana alle prese con l’Alzheimer. Pesano i due anni in media per ricevere una diagnosi, le spese per far fronte all’assistenza informale e ai costi in aumento peri badanti e i servizi a macchia di leopardo, fra centri per la diagnosi e Adi. (Il Sole 24 ORE)