Pmi, burocrazia da incubo. Rimini al 41esimo posto

Carte, moduli che si assomigliano, timbri e attese sono l’identikit della burocrazia. Per gli imprenditori delle piccole e medie imprese equivalgono a un incubo. Tempo perso, e quando il tempo è denaro, la burocrazia è un costo salato. La provincia di Rimini non è esente da un problema nazionale. Stando alla classifica stilata dalla Cgia di Mestre su quanto incide la burocrazia sulle attività economiche del Paese, emerge che le amministrazioni pubbliche più virtuose si trovano al nord e cominciano tutte per T, e sono: Trento, Trieste e Treviso (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Burocrazia quanto ci costi. Il miglioramento della qualità dei servizi pubblici, secondo gli artigiani di Mestre, avanza a passo di lumaca, con la cattiva abitudine della pa di richiedere, in particolare alle imprese, dati e documenti che le amministrazioni già possiedono, diventata una prassi consolidata. (ilgazzettino.it)

Il costo annuo ascrivibile all’espletamento delle procedure amministrative è di 80 miliardi di euro. A dirlo la CGIA. (Trentino TV)

La città è seguita solo da Trento e Trieste, conquistando così il terzo posto assoluto. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta con soddisfazione questo traguardo: «Questo riconoscimento dimostra l'impegno costante per offrire ai cittadini veneti un’amministrazione locale altamente efficiente e attenta alle loro necessità. (La Piazza)

Treviso in cima alla classifica dell'efficienza amministrativa in Veneto

Questo si traduce in tempi medi di rilascio di permessi e autorizzazioni tra i più lunghi. La nostra Pubblica Amministrazione è tra le meno efficienti d'Europa. (QuiFinanza)

/10/2024 TREVISO – Efficienza amministrativa, svetta Treviso rispetto al resto del Veneto. Alle piccole medie imprese venete carte, timbri, moduli da compilare e attesa agli sportelli costano comunque 10 mld di euro l’anno. (ANTENNA TRE)

Il miglioramento della qualità dei servizi pubblici, secondo gli Artigiani di Mestre, avanza a passo di lumaca, con la cattiva abitudine della Pa di richiedere, in particolare alle imprese, dati e documenti che le amministrazioni già possiedono, diventata una prassi consolidata. (business24tv.it)