Neonato morto nella culla termica. Parroco indagato
L'unica cosa certa è che il telefonino del parroco non ha squillato, come avrebbe dovuto, quando il neonato è stato depositato da qualcuno nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari lo scorso 2 gennaio. Nessun allarme che avrebbe potuto salvare il piccolo trovato poi morto all'interno del dispositivo attivato nel 2014, grazie al quale sono stati salvati due neonati nel 2020 e nel 2023. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
L'aggiornamento più recente, emerso ieri dai risultati preliminari dell'autopsia condotta dal professor Biagio Solarino all'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, ha indicato come probabile causa del decesso l'ipotermia. (La Repubblica)
Sono i nuovi particolari che emergono dall’autopsia compiuta sul neonato, che sarebbe morto orientativamente per ipotermia, cioè di freddo, anche se per stabilirlo con certezza serviranno i risultati degli esami istologici. (TeleRama News)
L’ipotesi di reato nei loro confronti è di omicidio colposo. Il corpo del neonato, vestito e avvolto in una copertina celeste, fu trovato la mattina del 2 gennaio nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Mentre si aspetta l’esito dell’autopsia per capire causa e tempistiche della morte del neonato trovato senza vita nella culla termica della chiesa San Giovanni di Bari il 2 gennaio scorso proseguono gli accertamenti della Procura per ricostruire l’esatta dinamica del fatto. (bari.corriere.it)
BARI -Il neonato ritrovato senza vita la mattina del 2 gennaio nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari sarebbe morto per ipotermia. È quanto emerge dai primissimi risultati dell'autopsia, eseguita ieri presso l'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. (Taranto Buonasera)
Bari — La culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari il 2 gennaio non era funzionante. Per questo il bambino di poche settimane che vi è stato portato nella notte del 1 gennaio potrebbe essere morto. (La Repubblica)