Anziani trovati morti dopo mesi: l'uomo colpito d'infarto, ancora nessuna risposta sul decesso della moglie

È stata eseguita oggi, 21 marzo, l'autopsia sui corpi di Marco Steffenoni e Maria Teresa Nizzola, i coniugi di 75 e 76 anni trovati senza vita sabato 15 marzo nella loro villa a Montericco. La Procura conferma che non vi sono ferite di alcun tipo nè altri segni di violenza sui cadaveri, per cui si esclude la responsabilità di terze persone. Sebbene non sia possibile, in questo momento, stabilire chi dei due coniugi sia morto prima, è certo che ad uccidere l'ex dentista Steffenoni non sia stato il monossido di carbonio, ma un infarto (L'Arena)

Se ne è parlato anche su altri media

Sabato sera, tre giovani si sono introdotti nella villa, situata al civico 20 di strada dei Monti, dopo aver forzato una finestra. (La Voce di Rovigo)

Quattro chilometri dopo l’Adige, la stretta e ondulata via che si chiama strada dei Monti s’arrampica su di una collina di edicole votive di San Giuseppe, telecamere di videosorveglianza, vigneti, appelli cartacei per la scomparsa del gatto Ettore, e ancora Porsche e Ferrari, panorami di pace, i cartelli «Zona controllo vicinato» per ricordare che si sta uniti anche se gli spazi ampi dilatano le distanze fra i pochi residenti. (Corriere della Sera)

La scomparsa di Marco Steffenoni e della moglie Maria Teresa Nizzola – trovati semimummificati nella loro grande villa sulle colline sopra Parona da tre appassionati di «urbex» ad almeno 4/5 mesi dalla morte – lascia una grande questione irrisolta: chi erediterà adesso il grande patrimonio che si attribuisce ai due coniugi, che non avevano eredi diretti e vivevano in sostanziale solitudine – di fatto in isolamento – da almeno una ventina d’anni? Come scritto dal Corriere della Sera, Steffanoni aveva fatto testamento e, d’accordo con la consorte, aveva deciso di destinare il patrimonio in beneficenza, a vantaggio di associazioni caritatevoli come quelle che, in vita, i due sostenevano con le loro donazioni. (Corriere della Sera)

VIDEO | Montericco: ancora ladri nella villa della tragedia

Nei dintorni viveva gente che tra di loro si conosceva, si aiutava. Isolati nella morte come nella vita, in una villa decadente e trascurata, lontana dai centri abitati, a Parona, in Valpolicella - nel veronese. (ilgazzettino.it)

Nel paese del Sol Levante esistono anche statistiche. Non c’è una statistica di chi è morto solo, come c’è invece per chi perde la vita in un incidente stradale, sul lavoro o per un tumore. (Vanity Fair Italia)

La scorsa notte un'altra macchina è stata notata all'esterno della villa di Montericco, dove pochi giorni fa sono stati trovati i corpi senza vita di due coniugi. (TG Verona)