Lupo, Coldiretti: “Soddisfazione per declassamento specie. Chiuse 800 stalle in dieci anni, pecorino senese a rischio”
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Di Redazione | 27 Settembre 2024 alle 18:00 C’è soddisfazione da parte di Coldiretti Toscana nell’apprendere il declassamento dello status di protezione del lupo da rigoroso a semplice rispondendo così alle richieste delle autorità locali, degli allevatori e degli agricoltori di maggiore flessibilità per gestire attivamente le concentrazioni critiche di lupi. E’ un passo avanti notevole nell’approccio alla gestione di un evidente disequilibrio che ha portato in Toscana alla chiusura di centinaia di stalle contribuendo al progressivo abbandono ed impoverimento delle nostre campagne. (RadioSienaTv)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’obiettivo è infatti quello di declassare la specie dei lupi da “particolarmente protetta” a solo “protetta”, tassello indispensabile per facilitare – attraverso l’introduzione di quote di caccia – l’abbattimento degli esemplari nel momento in cui vengono considerati troppo numerosi. (L'INDIPENDENTE)
Gli attacchi dei lupi causano ogni anno anche in Basilicata la morte di migliaia di pecore, capre, mucche, asini e cavalli con stragi sempre più frequenti che stanno portando al collasso gli allevamenti delle zone interne e montane, aggravando il pericolo di abbandono di queste aree. (ondanews)
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Ue: Cattoi, bene Ue su abbassamento status protezione lupi, battaglia Lega. “Per una volta una buona notizia in arrivo da Bruxelles: l’Ue sta chiedendo l’abbassamento dello status di protezione dei lupi. (agenzia giornalistica opinione)
LUPO: BENE DECLASSAMENTO SPECIE, CHIUSE 800 STALLE IN DIECI ANNI E UCCISE MIGLIAIA DI PECORE, CAPRE E AGNELLINI (Coldiretti - TOSCANA)
La recente decisione dell'Unione Europea di declassare il lupo da "strettamente protetto" a "protetto" ha sollevato un acceso dibattito tra agricoltori e associazioni animaliste. (La Voce di Rovigo)
Gli attacchi dei lupi causano ogni anno anche in Basilicata la morte di migliaia di pecore, capre, mucche, asini e cavalli con stragi negli allevamenti sempre più frequenti che stanno portando al collasso gli allevamenti delle zone interne e montane, aggravando il pericolo di abbandono di queste aree. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)