Cecilia Sala, la prima intervista nel podcast con Calabresi: "Non pensavo di essere liberata così presto"

Cecilia Sala parla per la prima volta in un podcast registrato con Mario Calabresi per Chora Media. "Ho riso due volte in cella di isolamento: la prima volta che ho visto il cielo e poi quando c'era un uccellino che ha fatto un verso buffo”, racconta la giornalista, liberata dopo 20 giorni trascorsi nel carcere di Evin, a Teheran. “Il silenzio è un nemico in quel contesto", aggiunge, "ho pianto di gioia, ho riso di gioia”. (Italia Oggi)

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Ma a chi va il merito della liberazione di Cecilia Sala? “Dopo un’iniziale non perfetta gestione della situazione, quando non ci si rese conto che un arresto avrebbe potuto creare una reazione iraniana, si è fatto un ottimo lavoro di squadra”, afferma Baheli. (RSI)

Ma si può essere contemporaneamente sollevati e disillusi? Tutto è bene quel che finisce bene, il blitzkrieg di Giorgia Meloni chez Trump ha funzionato e alla svelta, lei era l’unica che poteva farlo (abbiamo, purtroppo, una lunga tradizione di ministri degli Esteri alle volte coreografici, basti pensare a Mogherini e Di Maio), e nessuno può contestare che la premier sia particolarmente abile nel riportare a casa chi sta in fondo al baratro, da Chico Forti a Cecilia Sala; il riscatto certo non sarà a costo zero, tutt’altro, e non si tratta solo di piccioli, ma limitiamoci, per ora, a considerare gli aspetti positivi. (Nicola Porro)

ROMA – Una notte insonne, carica d’adrenalina, ma anche la prima notte di nuovo a casa, a Roma, da donna libera. “Non ha dormito, era troppo emozionata”, ha raccontato ai cronisti Mario Calabresi, direttore di Chora Media, arrivato alle 11 di mattina con un mazzo di fiori sotto casa Sala per registrare un podcast con la giornalista, il primo dopo il lungo silenzio della giornalista imposto dalla sua detenzione a Evin, in Iran. (la Repubblica)

Sala libera, Baturi: «Una donna che rischia per raccontare ciò di cui è testimone» – Chiesa di Milano

Stefano Stefanini Ieri la notizia del rientro di Cecilia Sala dopo la detenzione in Iran. Proviamo a capire le dinamiche che muovono quel Paese. Ci colleghiamo con Stefano Stefanini, consigliere scientifico dell'ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale). (rtl.it)

Solo il giorno precedente era cambiato il suo stato di detenzione, non più isolamento. Era stata portata in una cella più grande, con un’altra detenuta. (Vanity Fair Italia)

Cecilia Sala al suo arrivo a Ciampino (foto Ansa / Sir) «Siamo felici per il ritorno di Cecilia Sala. Apprezzo profondamente il lavoro di questa donna, che si assume il rischio di raccontare ciò di cui è testimone, pur di incontrare e condividere ciò che vede». (Diocesi di MIlano)