Leopardi, come finisce la miniserie di Sergio Rubini

Sergio Rubini ha confezionato una miniserie Rai dedicata a uno dei massimi esponenti della letteratura italiana. Il titolo è Leopardi – Il poeta dell’infinito. In onda nel corso di due serate, il 7 e l’8 gennaio 2025, racconta l’intera storia, delicata, struggente e amara, di un’anima fragile e affascinante. Leopardi, prima parte La prima parte della miniserie Rai dedicata a Leopardi si apre a Napoli e non a Recanati (DiLei)

Ne parlano anche altri giornali

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)

E anche “Un Leopardi senza gobba”. Per fortuna era solo per intendersi, poi è arrivata la miniserie vera (Leopardi — Il poeta dell’infinito) appena passata su Rai 1. (la Repubblica)

"Leopardi - Il Poeta dell'Infinito" non è solo una miniserie, ma un viaggio profondo nella vita e nelle opere di Giacomo Leopardi. (Torino Cronaca)

Il genio fragile e sublime di Leopardi: un’analisi della fiction “Leopardi. Il poeta dell’infinito”

La prima parte della miniserie “Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito”, diretta da Sergio Rubini e trasmessa in prima serata su Rai Uno, ha raccolto un pubblico di oltre 4 milioni di spettatori, raggiungendo il 24,1% di share. (Radio Erre)

Sergio Rubini per il suo Leopardi, il poeta dell’infinito (Rai 1, martedì e ieri in prima serata) ha fatto una scelta precisa: lo fa raccontare da Antonio Ranieri sotto l’effetto dell’emozione per la prematura morte dell’amico fraterno e della disperazione per dargli degna sepoltura in una Napoli del 1837 in piena epidemia di colera con i morti che senza funerale venivano gettati in fosse comuni. (Avvenire)

Per fortuna osiamo dire, in quanto l’accurato lavoro di ricostruzione biografica e storica, nonché l’impeccabile scenografia capace di catapultare lo spettatore in una perfetta ricostituzione dell’Italia di inizio ’800, era degno di una platea in grado di apprezzarlo. (Scuola News)