Pogacar, paragoni coi grandi sono belli ma seguo la mia strada

"Qualsiasi paragone con i grandi del ciclismo è bello ma non mi piace confrontarmi agli altri e poi non so molto della storia dell'epoca perché non ero neanche nato. Mi piace dire che voglio seguire la mia strada, vivere il momento e non guardare al passato e preoccuparmi della storia". Lo ha detto Tadej Pogacar al Festival dello sport di Trento "Non ho mai avuto un idolo, da giovane non mi interessavo molto al ciclismo - ha spiegato -. (Il Mattino di Padova)

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Il fenomeno sloveno, il giorno dopo la sua fantastica vittoria sulle strade de Il Lombardia, è stato intervistato sul palco del Festival dello Sport di Trento dal vicedirettore de La Gazzetta dello Sport Pier Bergonzi, dal giornalista Ciro Scognamiglio e dall’opinionista ed ex CT della nazionale di ciclismo, Davide Cassani. (SpazioCiclismo)

Ma allo sloveno non interessa guardarsi indietro: «Qualsiasi paragone con i grandi del ciclismo è bello, ma non mi piace confrontarmi agli altri e poi non so molto della storia dell'epoca perché non ero neanche nato», ha detto Pogacar al Festival dello sport di Trento. (ilmessaggero.it)

A margine delle domande relative a Il Lombardia 2024, ultimo grande obiettivo di una straordinaria stagione, lo sloveno non si è tirato indietro nel rispondere ad alcune domande legate al suo 2024, al suo dominio di questa stagione e ai sospetti che i risultati da lui raggiunti negli ultimi mesi hanno fatto nascere in alcuni appassionati e addetti ai lavori. (SpazioCiclismo)

Pogacar "Paragone con Merckx bello ma voglio scrivere mia storia"

Sono tutte le vittorie dello sloveno in una stagione che lo ha portato di diritto nel novero dei più grandi corridori di tutti i tempi. (ilmessaggero.it)

"Se ho pensato di fare pure la Vuelta? Sì ma la priorità era il Mondiale" TRENTO (ITALPRESS) - Un'intervista-evento per un corridore-evento, capace di vincere nello stesso anno due classiche monumento (Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia), il Giro d'Italia, il Tour de France e il Mondiale. (Tiscali)

TRENTO. Parole di Tadej Pogačar, cannibale sloveno del ciclismo, fresco vincitore del Giro di Lombardia, che al Festival dello Sport di Trento insieme a Davide Cassani e ai giornalisti di Gazzetta Pier Bergonzi e Ciro Scognamiglio, ha ripercorso gli anni della sua straordinaria carriera in un Auditorium Santa Chiara stracolmo di gente e di entusiasmo. (l'Adige)