Trump scarta Mike Pompeo e Nikki Haley: «Non faranno parte della mia amministrazione»

«Non inviterò l’ex ambasciatrice Nikki Haley o l’ex segretario di Stato Mike Pompeo a unirsi all’amministrazione Trump, che è attualmente in formazione – ha scritto sabato sul suo social Truth il presidente eletto -. Ho avuto il piacere di lavorare con loro in passato, vorrei ringraziarli per il loro servizio alla nazione». È un messaggio ai fedelissimi del movimento Make America Great Again che sono ostili ai politici repubblicani del «sistema» di Washington quanto lo sono ai loro colleghi del partito democratico. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Il cerimoniale della politica statunitense prevede che il 20 gennaio dell’anno successivo alle elezioni presidenziali cada l’Inauguration Day, quando il nuovo Commander in Chief giura lealtà alla costituzione e assume ufficialmente l’incarico. (Liberoquotidiano.it)

Dopo aver vinto le elezioni americane, Donald Trump si prepara a scegliere chi farà parte della sua amministrazione. Diversi i nomi che circolano, da Musk a Kennedy, ma già uno è ufficiale: Susie Wiles, fedelissima fin dal 2016, sarà il suo capo di Gabinetto, la prima donna a ricoprire questo ruolo in assoluto nella storia degli Stati Uniti. (QuiFinanza)

La vittoria di Trump e le sue implicazioni Le recenti elezioni presidenziali degli Stati Uniti hanno portato ad un significativo cambiamento politico, con Donald Trump che si prepara a entrare nella Casa Bianca con una squadra rinnovata. (Gaeta.it)

Dal procuratore nemico fino al capo dell'Fbi. Donald pronto al repulisti

In un post pubblicato sul social network Truth, è lo stesso tycoon ad annunciare l’esclusione dei due repubblicani: “Ho apprezzato molto lavorare con loro in precedenza e vorrei ringraziarli per il loro servizio al nostro Paese”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca previsto per il 20 gennaio, ben 4. 000 funzionari federali di nomina politica saranno sostituiti. (ilmessaggero.it)

Circa duemila nomine, dai vertici dell'esecutivo ai gangli dell'amministrazione federale, saranno pronte per la svolta che Donald Trump vuole imprimere con il suo secondo mandato alla Casa Bianca. (il Giornale)