Mandato d'arresto Netanyahu, la linea di Meloni: "Israele e Hamas non sono uguali"
Salvini si schiera col premier israeliano condannato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra: "È benvenuto in Italia". L'Italia presidente del G7 porrà il tema a vertice ministri Esteri A 24 ore dal mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e dell'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, per crimini di guerra e contro l'umanità, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, indica la linea del Governo italiano, rimettendo ordine dopo una serie di prese di posizione non univoche all'interno dell'esecutivo, tanto che il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, in mattinata aveva manifestato la convinzione che la premier avrebbe trovato "una sintesi", di fronte ad un problema che si pone "a livello internazionale". (Adnkronos)
Su altri media
La Corte penale internazionale ordina l'arresto di Netanyahu e Gallant (AGI - Agenzia Italia)
Cpi, Tajani: Netanyahu? Linea governo è quella mia e della premier 22 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
LONDRA — «Troppo comodo per Netanyahu respingere il mandato di arresto accusando il tribunale dell’Aia di antisemitismo. Così parla Assaf Gavron, 55 anni, una delle voci più originali della nuova narrativa israeliana, autore di sette romanzi tradotti in numerose lingue: in Italia Giuntina ha pubblicato … (la Repubblica)
PUBBLICITÀ L'intervista di Euronews alla vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová dopo che Viktor Orbán ha annunciato che inviterà Benjamin Netanyahu nonostante il mandato di arresto della Corte penale internazionale (Euronews Italiano)
C’è un vincitore politico nel caso del mandato di cattura internazionale per Netanyahu e Gallant? Vediamo un po’: non è Hamas, ormai ridotto in briciole, né Hezbollah, che spera in una tregua, e neppure l’Iran, i cui capi hanno ormai gli incubi per l’imminente arrivo di Donald Trump. (Liberoquotidiano.it)
Un attacco aereo israeliano con "cinque missili" ha preso di mira un edificio residenziale di otto piani nel cuore di Beirut, distruggendolo completamente, secondo quanto riferito dai media statali, mentre la guerra aperta tra Israele e Hezbollah entra nel suo terzo mese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)