A Milano la Prima della Scala tra guerra e crisi, fumogeni e proteste
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Guerra e crisi, fumogeni e proteste: non è tempo di eccessi, nemmeno in un'occasione solitamente molto speciale per i milanesi e per il mondo della musica come la Prima della Scala. Eleganza sì, ma 'demure', in linea con la tendenza alla discrezione che non a caso ha caratterizzato tutto questo difficile anno. Meno lunga e sfavillante del consueto la lista degli ospiti, con poche star internazionali, molto meno appariscenti del consueto le mises, con il nero a dominare in platea. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre fonti
Sono tante le celebrità arrivate al Teatro alla Scala di Milano per assistere alla Prima della “Forza del Destino” di Giuseppe Verdi. (LAPRESSE)
Seppure fondata sulla dispersività delle situazioni e la loro collocazione in luoghi diversi,... La Forza del destino è l'opera più narrativamente serrata e avvinghiante di Verdi. (Virgilio)
Milano – “Nel primo atto il coro che canta ‘viva la guerra’ è da brividi: fa quasi male guardare questi ragazzi che, ingenui, ignari vanno incontro alla morte, con tanta leggerezza. Poi però si vede la miseria e la devastazione che la guerra porta. (IL GIORNO)
La Prima della Scala è molto più di un appuntamento culturale: è il fulcro della mondanità milanese e internazionale, un evento che incanta ogni anno il 7 dicembre e unisce eleganza, arte e tradizione in una location magica e piena di bellezza. (Elle)
Prima alla scala, tra scaramanzia per l'opera di Verdi e grandi assenze: i protagonisti sono gli specchietti e i corni porta fortuna (La Stampa)
Alla Scala la prima della Forza del destino di Giuseppe Verdi ha inaugurato la stagione del teatro. Forzando la mano ne è venuto fuori una sorta di inno alla pace. (il Giornale)