Ecco a voi il futuro elettrico: Volkswagen chiude tre fabbriche

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Nicola Porro ECONOMIA

Nessuno è più al sicuro. Un grido di allarme che ben riassume la situazione in casa Volkswagen, colosso dell’automobile colpito dalla crisi tedesca e dal flop delle auto elettriche, business su cui l’azienda ha investito miliardi di euro. Dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane – dall’ipotesi chiusura in Belgio al presunto taglio di posti di lavoro – i vertici della società hanno gettato la maschera: come riportato dal Financial Times, si va verso la chiusura di tre stabilimenti. (Nicola Porro)

Su altri giornali

I dirigenti della casa automobilistica tedesca Volkswagen hanno difeso gli importanti piani di riduzione dei costi, ma non hanno commentato direttamente le notizie secondo cui l'azienda avrebbe tagliato decine di migliaia di posti di lavoro. (Secolo d'Italia)

A rischio decine di migliaia di posti di lavoro. Mercoledì 30 ottobre il faccia a faccia tra i rappresentanti dei lavoratori e i dirigenti, per tentare di trovare un accordo (Open)

La crisi del colosso tedesco, come per altri gruppi, strettamente legata al mancato boom delle auto elettriche, era cominciata con l’annuncio della chiusura di stabilimenti - e, in parallelo, con la ricerca di compratori per quello Audi in Belgio - e con un profit warning sui conti di fine anno. (Torino Cronaca)

Il costruttore, oltre agli enormi investimenti per il passaggio all'elettrico, è alle prese con il calo delle vendite di auto (-2,6% nel 2024), specie in Cina e con la concorrenza proprio dei marchi cinesi. (La Gazzetta dello Sport)

Nell’ambito delle iniziative per i 20 anni di attività l’Anacaad organizza per mercoledì 30 ottobre in piazza Borgia 4 a Ozieri (inizio alle 10) il convegno nazionale “Allevare il futuro-Tecniche di riproduzione assistita nel cavallo”. (SARdies.it)

Volkswagen punta a licenziamenti e tagli salariali del 10% La direzione della Volkswagen ha recentemente presentato al consiglio un piano che prevede una riduzione del 10% delle retribuzioni in tutti i settori, nonché il congelamento dei salari nel 2025 e nel 2026, secondo quanto dichiarato da Daniela Cavallo, responsabile del consiglio di fabbrica che stima che i lavoratori subiranno tagli salariali di circa il 18% nel periodo considerato. (Wall Street Italia)