Lo Zar spalle al muro ora fa più paura. Ma cedere al ricatto sarebbe un autogol

Tre giorni dopo il minaccioso annuncio (in realtà la ratifica di un altro vecchio di mesi) di una nuova «dottrina militare» che faciliterà l'impiego di armi atomiche, ecco il lancio sulla sciagurata città ucraina di Dnipro di un nuovo missile balistico russo «non intercettabile» in grado di portare, se solo lo Zar lo ordinasse, anche testate nucleari. Vladimir Putin alza sempre di più l'asticella del suo ricatto all'Occidente e ieri l'eterno portavoce Dmitry Peskov ha parlato chiaro: a Washington hanno certamente capito il nostro messaggio. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Neppure la firma putiniana sul decreto che rivede al ribasso la deterrenza nucleare ha cambiato la convinzione collettiva. La Bomba è un’arma verbale, più che reale. (Corriere della Sera)

Attacco mattutino contro l’Ucraina: l’aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la regione meridionale di Astrakhan è stata colpita da un missile a lungo raggio da parte della Russia. (Radio Radio)

Sembra un romanzo strappalacrime e invece è un dossier top secret aperto alla pagina “Evviva la Bomba!” sui tavoli di lavoro dei potenti della Terra. Le vecchiette gentili dei veleni imbastiscono vecchi merletti, mentre i giovani pazzi giocano con gli atomi, giustamente immemori dei corpi vetrificati di Hiroshima, in cui gli esseri viventi si tramutarono in ombre. (L'Opinione)

La minaccia nucleare di Putin, pericolo reale o bluff?

Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che l'attacco senza precedenti con il cosiddetto missile "Oreshnik" è una risposta diretta all'uso da parte dell'Ucraina di missili di fabbricazione statunitense e britannica per colpire obiettivi in territorio russo. (Euronews Italiano)

Minaccia nucleare? «C’è un rischio chiaro, evidente e concreto che la Russia non stia assolutamente bluffando». A sostenerlo è Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali. L’esperto spiega al Quotidiano nazionale che «ci sono rischi evidenti» che Putin possa usare le armi nucleari. (Open)

Prodotti dall’americana Lockeed Martin, sono missili balistici a corto raggio che, a seconda dei modelli, possono colpire fino a 350 chilometri di distanza, anche se tutte le testate giornalistiche si sono affrettate a dire che erano armi a lungo raggio. (Nicola Porro)