Autonomia “incostituzionale in sette parti”. La Consulta fa a pezzi la Legge della Lega

Quando Giorgia Meloni alle sette di sera sale sul palco di Perugia per dire che “il centrodestra è una vera squadra di governo grazie ad una maggioranza compatta”, la notizia è già sulle agenzie ma lei la ignora. Ben sapendo che la decisione della Consulta che fa a pezzi la legge sull’ Autonomia differenziata sarà un problema molto serio per la sua maggioranza. Perchè nel gioco di bandierine dei tre senior partner del governo - una riforma per ciascuno, non importa come e con quali “danni” sul sistema Paese e avanti uniti - è chiaro che adesso sarà la Lega a restare a mani vuote. (Tiscali Notizie)

Su altre testate

Sono 7 rilievi che smontano la riforma. Gli consiglierei di tenersela e leggerla con Giorgia Meloni". (Adnkronos)

Lo ha detto la Corte costituzionale in un lungo e articolato comunicato in cui ha annunciato le proprie decisioni, che saranno motivate sul piano giuridico nella sentenza che verrà pubblicata ai primi di dicembre. (il manifesto)

Anche se soddisfatti di quella che la sinistra bolla come «una demolizione» della legge Calderoli, gli stessi giuristi che confidavano nel giudizio divin… (Il Mattino di Padova)

Autonomia, sette norme bocciate dalla Consulta: «Sono incostituzionali»

«Serve Elon Musk in Italia perché serve la connessione di Star Link in Italia perché ci sono troppe città che non sono perfettamente connesse». «Se ho sentito Musk?» viene chiesto al leader della Lega. (Corriere della Sera)

Via libera al Consolidato 2023 dopo la rapida illustrazione dell’assessore al Bilancio Giancarlo Righini e senza ulteriori interventi o dibattiti: il Consiglio regionale ha tolto di mezzo anche la seconda pratica finanziaria – dopo il Defr – che era finita nell’ingorgo della Pisana, assise rallentata dalla crisi politica (al momento congelata dai vertici nazionali del centrodestra). (Frosinone News)

Che ha accolto parzialmente il ricorso presentato contro la legge da Puglia, Sardegna, Toscana e Campania, ma in realtà ha colpito al cuore l’impianto del provvedimento. Crolla una parte della legge sull’Autonomia differenziata, una parte importante, dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. (Corriere Roma)