Dittatori in esilio: piscine e rancori, la seconda vita dei raìs defenestrati
LONDRA – Le indiscrezioni dicono che Bashar al-Assad andrà a vivere in uno dei grattacieli di lusso della nuova Mosca, sorta dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Scegliendo di fuggire fra le braccia di Putin in Russia, il presidente siriano è diventato l’ultimo in una lunga serie di dittatori che si rifugiano all’estero in un Paese disposto a ospitarli. Uno di questi lo intervistai per Repubblic… (la Repubblica)
Su altri giornali
Una consapevolezza, questa, maturata nei giorni precedenti la conquista di Damasco da parte dei ribelli. Assad, leggiamo, è stato a Mosca alla fine di novembre. (Corriere del Ticino)
Bashar al-Assad è da cinque giorni in Russia, probabilmente a Mosca, ma non ci sono tracce del presidente siriano deposto né della sua famiglia. E anche il Cremlino, che sembra voler prendere le distanze dalla disfatta del suo alleato, non ha voglia di pubblicizzare troppo la presenza del suo 'ingombrante' ospite, mentre inizia a costruire legami con i nuovi uomini al comando della Siria nel tentativo di mantenere le sue basi nel Paese. (Adnkronos)
Roma, 13 dic. Lo riporta l’agenzia Reuters, citando quattordici persone a conoscenza dei fatti.Poche ore prima della sua partenza per Mosca, il presidente ha addirittura assicurato, durante un incontro con una trentina di dirigenti dell’esercito e dei servizi di sicurezza, che gli aiuti militari russi erano imminenti e li ha esortati a resistere, ha riferito l’agenzia citando uno degli agenti presenti che ha richiesto l’anonimato. (Agenzia askanews)
LONDRA – È fuggito all’ultimo momento con la moglie Asma e i figli, su un volo cargo russo che ha spento perfino il radar di bordo per non rischiare di venire identificato e potenzialmente dirottato o addirittura abbattuto. (la Repubblica)
Da Viktor Yanukovich, leader ucraino scappato dopo la rivoluzione di Maidan, a Edward Snowden: ecco chi sono (Sky Tg24 )
Lo ha rivelato lo stesso ex presidente siriano in un messaggio pubblicato sulla pagina social dell'ufficio presidenziale. La Siria è "ormai nelle mani dei terroristi" e Bashar Assad non ha avuto intenzione di lasciare il Paese fino alla mattina dell'8 dicembre. (L'HuffPost)