Sue Gray, si dimette la capo staff di Starmer (che guadagnava 200 mila euro l'anno): «Troppe voci su di me»

«I commenti sulla mia posizione rischiavano di distrarre il governo dal suo vitale lavoro di cambiamento». Con queste parole Sue Gray ha motivato le sue dimissioni da capo di gabinetto del primo ministro britannico Keir Starmer. La notizia è arrivata nella tarda mattinata di ieri, per anticipare una fuga di notizie relative all’annuncio della riorganizzazione previsto in realtà per oggi. Le dimissioni fanno seguito a settimane di speculazioni sul suo ruolo, tensioni esasperate ulteriormente quando la Bbc ha ottenuto i dettagli sul suo stipendio di 170 mila sterline, più alto di tremila sterline di quello dello stesso primo ministro. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Di certo, “la luna di miele” con gli elettori è già finita. Secondo una ultima rilevazione di Ipsos, … (la Repubblica)

Bbc (Avvenire)

Sono passati cento giorni esatti da quando il Regno Unito ha voltato pagina portando, dopo 14 anni di governo conservatore, il laburista Keir Starmer a Downing Street. Il bilancio di questa svolta, per il momento, non è un granché. (Avvenire)

Starmer, tracollo dei consensi per il partito laburista: ora i conservatori tornano più forti nei sondaggi

È già bufera sul governo laburista britannico di Keir Starmer, verso i primi 100 giorni al potere. Un siluramento, in realtà, sullo sfondo delle polemiche seguite allo ‘scandalo dei regali’ incassati dal capo dell’esecutivo, dalla first lady e da figure di primo piano del Labour dopo tanti inni alla legalità, nonché dei sospetti di nepotismo e avidità adombrati su Gray. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Inizia con un licenziamento la nuova settimana del governo laburista britannico. Che Gray non avesse ormai altra scelta, avendo contro praticamente molti dei colleghi con i quali avrebbe dovuto lavorare, era risaputo. (il Giornale)

Keir Starmer deve affrontare il tracollo dei consensi per il partito laburista, mentre i conservatori tornano più forti nei sondaggi elettorali. (Secolo d'Italia)