Gli effetti della guerra in tavola: dal burro alle uova, i russi pagano sempre di più

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E così, un po' come l'anno scorso, i soggetti economicamente più fragili faticheranno e non poco a mettere insieme un pasto decente per le festività. I prezzi dei prodotti alimentari, un po' come le uova nel 2023, con vari tentativi del Cremlino per calmierare la situazione, sono più o meno fuori controllo. Il prezzo delle citate uova, per dire, è più che raddoppiato rispetto all'anno scorso, il burro costa il doppio mentre le patate hanno subito un'impennata del 65%. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

Nell'economia si sono formate condizioni monetarie restrittive, che dovrebbero garantire un rallentamento dell'inflazione nei prossimi trimestri", ha dichiarato la presidente della Banca centrale russa , Elvira Nabioullina. (il Dolomiti)

Vladimir Putin ha parlato nella sua consueta conferenza stampa di fine anno e ha fatto il punto sulla situazione economia della Russia. "Un segnale allarmante è l'inflazione. Ho parlato con il presidente della Banca Centrale, mi ha detto che è già intorno al 9,3%, ma i salari sono aumentati del 9% in termini reali. (Il Sole 24 ORE)

La Banca di Russia, di cui lei è governatrice, ha annunciato questa mattina che manterrà il costo del denaro al 21%. Alla fine Elvira Nabiullina, sotto attacco dagli oligarchi dell’apparato militare-industriale e da ieri anche da Vladimir Putin, si è rimangiata l’aumento dei tassi d’interesse. (Corriere della Sera)

Russia, inflazione in crescita per la guerra ma la Banca centrale tiene il tasso d'interesse al 21%

Contrariamente alle aspettative di mercato, la banca centrale russa ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 21%. (LA STAMPA Finanza)

L'economista ha una formazione e una storia personale che, da subìto, l'hanno messa nella scomodissima posizione di dover salvare con i pochi strumenti a disposizione un castello di carte, fatto di inflazione galoppante, sanzioni occidentali, squilibri sempre più consistenti nei fondamentali, occupazione e qualità della vita dei cittadini russi in costante calo. (Adnkronos)

PUBBLICITÀ Dopo il rialzo dei tassi a ottobre per contenere l'inflazione alimentata dalla guerra, la Banca di Russia ha deciso di restare al 21 per cento. La mossa è stata criticata da esponenti del mondo imprenditoriale, secondo cui interessi elevati ostacolano le aziende e la crescita economica (Euronews Italiano)