Avrei voluto la sollevazione che c'è stata per Ilaria Salis anche per Niccolò Figà Talamanca (di M. Perduca)
Dopo ben 11 mesi dai fatti, la politica e la stampa italiana si sono accorte che in Ungheria c'è un'italiana in carcere. Anche se qualche notizia era uscita settimane fa su siti minori e chi si interessa di carceri aveva segnalato le condizioni di detenzione di Ilaria Salis, niente si era mosso. Le foto della sua entrata in un'aula di tribunale a Budapest incatenata mani e piedi hanno scioccato i più, anche chi non le ha viste, facendo partire subito un'ondata anti-Orbán con chi chiede la liberazione, chi il rientro in patria, chi i domiciliari e chi ha fiducia nella giustizia ungherese che purtroppo e come si sa è indipendente dai voleri del governo, proprio come la nostra. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre testate
La vicenda giudiziaria e la denuncia delle condizioni disumane in cella (LAPRESSE)
Non so. (L'HuffPost)
Allo stesso modo ha fatto bene il vicepremier Matteo Salvini ad annotare che, se la Salis fosse dichiarata colpevole dalla magistratura ungherese, sarebbe "incompatibile con l'insegnamento" . (ilGiornale.it)
Penso a Ilaria Salis, che tutti abbiamo visto umiliata e incatenata in tribunale, in occasione del processo che la vede coinvolta in Ungheria. La giustizia, in qualsiasi paese, prevede che si debbano pagare eventuali reati, e proprio a questo dovrebbe servire un processo: appurare se il reato sussiste, e di quale entità. (la Repubblica)
Un episodio per cui l'insegnante 39enne è finita a processo. Lo si apprende in una nota diffusa proprio dal Carroccio: «Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti: il suo caso offre la possibilità di riflettere sull'atteggiamento di un Paese membro dell'Ue, ma non solo. (Corriere Milano)
C'è anche Gabriele Marchesi, 23enne milanese, a essere imputato con Ilaria Salis nel procedimento sugli scontri a Budapest del febbraio 2023: sta scontando la pena ai domiciliari in Italia. (Fanpage.it)