In Veneto è sfida per il dopo Zaia. Lega e Fratelli d'Italia, lo scontro sulla linea di Salvini

TREVISO- In lontananza, ma nemmeno troppo, si odono rumori di eserciti in marcia. Il Piave laggiù scorre sempre calmo e placido, ma continua a mormorare e teme di dover rivivere scenari di forte contrapposizione, se non di guerra. Anche se declinato in termini più soft, dai vertici e dal popolo leghista veneto il mantra che corre di bocca in bocca è chiarissimo: «Non passa lo straniero». E poco importa se il supposto «invasore» sia un partner della coalizione di centrodestra. (Corriere della Sera)

Su altri media

I dissapori, mercoledì pomeriggio in sede di consiglio federale, tra il presidente veneto Luca Zaia e il segretario e ministro Matteo Salvini non sarebbero altro che fake news. «I giornali si inventano beghe anche dove non ci sono — ha detto venerdì Salvini intervenuto agli Stati generali della sanità del partito a Milano —. (Corriere della Sera)

In Lombardia si voterà nella primavera 2027 e in Veneto nell’autunno 2025, anche sei bene informati scommettono che l’appuntamento slitterà al 2026, dopo le Olimpiadi invernali di febbraio, a Cortina. C’è tempo, ma sui giornali è già d’attualità il supposto braccio di ferro tra Fratelli d’Italia e Lega sulle candidature. (Liberoquotidiano.it)

«Ma lui ci sarà lo stesso, è la punta di diamante di una squadra con un enorme consenso». Le candida… (la Repubblica)

Flop in Umbria ed Emilia? La Lega rilancia e vuole il poker in Veneto: “Per noi è la linea del Piave”. Ma Fdi rivendica la poltrona di Zaia

Al momento non esiste una data certa. Archiviate le elezioni regionali in Umbria ed Emilia-Romagna, è già tempo di pensare alle prossime chiamate alle urne. (Positanonews)

"Sapete benissimo che la Lega ha provato più volte ha inserire il terzo mandato. Noi crediamo che un presidente possa essere confermato per una terza volta. Zaia per noi è irrinunciabile, un elemento fondamentale per la politica in Italia e nel Veneto". (Liberoquotidiano.it)

Le elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria, che hanno segnato una cocente sconfitta per la Lega di Matteo Salvini, paradossalmente aprono qualche spiraglio a Luca Zaia che sta provando in tutti i modi di succedere a se stesso. (Il Fatto Quotidiano)