Il governo: i conti pubblici sono in ordine. Deficit sotto il 3% nel 2026

Una linea «seria, prudente e responsabile». È a questi principi che si ispira il Piano strutturale di Bilancio (Psb) adottato ieri dal Consiglio dei ministri. Il documento, che espone la traiettoria delle variabili macroeconomiche e dei conti pubblici per i prossimi sette anni, sarà sottoposto all’esame delle Camere già l’8 ottobre. «Il Piano» spiega il Ministero dell’Economia in una nota, «contiene un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui alcune in continuità con il Pnrr». (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

L’iniziativa per incentivare la riqualificazione energetica e antisismica degli immobili non ha portato sempre ai benefici prospettati, come dimostrano le segnalazioni raccolte dagli Sportelli dell’associazione Codici, che si è attivata per fornire assistenza a cittadini e titolari di piccole imprese. (Frosinone News)

Partendo da una stima del 3,8% del Pil per l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato lo scorso aprile), il governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026 (non più al 2,7% come nella prima versione), cifra che consentirà di uscire dalla procedura Ue per deficit eccessivo. (Il Fatto Quotidiano)

Piano Strutturale di Bilancio di medio termine aggiornato: deficit/pil al 2,8% dal 2026, discesa debito dal 2027 La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso alle Camere il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, secondo quanto previsto dal Capo IV del Regolamento (UE) 2024-1263 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2024. (Il Giornale d'Italia)

Lo ha riferito il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, illustrando oggi in Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di BilancioTenendo anche conto della revisione del PIL nominale operato dall’Istat e dei dati sul debito elaborati dalla Banca d’Italia, il rapporto debito/PIL a fine 2023 scende al 134,8% (133,6% a meno delle compensazioni relative ai bonus edilizi) rispetto al 137,3% precedentemente stimato. (LA STAMPA Finanza)

Così Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia, parlando in collegamento all’assemblea generale di Federmeccanica in corso a Napoli. “La finanza pubblica è di nuovo sotto controllo e dopo avere ereditato la situazione disastrosa dovuta all’impatto dei bonus edilizi, le scelte fondate su responsabilità realismo a non portato risultati e già nel 2024 in anticipo sulle nostre previsioni dovremmo riuscire a tornare in avanzo primario, ovvero lo stato risparmierà più di soldi quanti ne spende al netto del costo del debito pubblico”. (Agenzia askanews)

L'andamento del debito pubblico italiano nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, "continuerà a essere fortemente condizionato dall'impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d'imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020". (Tuttosport)