Ravvedimento Speciale: Incentivi per Adesione al Concordato

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

Per incentivare ulteriormente l'adesione al concordato preventivo biennale, ecco spuntare il ravvedimento speciale. I soggetti Isa che aderiscono al patto con il Fisco, infatti, versando entro la fine di marzo 2025 una imposta sostitutiva (anche a rate) ai fini Irpef, addizionali e Irap, tombano i periodi d'imposta dal 2018 al 2022. Unica penalizzazione, in caso di adesione al ravvedimento, l'allungamento del termine di decadenza dell'accertamento. (MySolution)

Ne parlano anche altri giornali

“Nel dubbio, non pagare le tasse. Tanto prima o poi un condono arriva”. (Avvenire)

C’è un aspetto forse poco considerato nella sanatoria introdotta alla Camera dai partiti della maggioranza all’insaputa (sic) del governo, quello dei costi e benefici. Quanto alle somme da restituire si va dal 50% nel caso dei contribuenti con pagella fiscale insufficiente e del 5% per quelli invece con una pagella fiscale migliore. (Il Sole 24 ORE)

Il decreto Omnibus, con tanto di sanatoria fiscale per gli anni 2018-22, passerà oggi al Senato col voto di fiducia, chiesto ieri in aula dal governo. La decisione della maggioranza di offrire, con un emendamento approvato l’altro ieri, una sanatoria ai contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale per il 2024-25 ha scatenato le polemiche con le opposizioni, che gridano all’ennesimo condono mentre il centrodestra difende una scelta che sarebbe finalizzata a incentivare l’adesione al concordato, per la quale c’è tempo fino al 31 ottobre e che, finora, non sembra incontrare un grande interesse da parte della platea potenziale di 4,5 milioni di soggetti: 2,7 milioni di partite Iva soggette agli Isa (indice sintetico di affidabilità fiscale) e 1,8 milioni di autonomi che hanno scelto il regime forfettario della flat tax (15%). (Corriere della Sera)

Il governo dei condoni, sono venti in due anni

Il condono è servito. Nell’emiciclo di Palazzo Madama sono 98 i senatori che votano sì alla fiducia chiesta dal governo, 66 i contrari, un astenuto. (la Repubblica)

Con 98 voti favorevoli, 66 contrari e un’astensione l’aula del Senato ha confermato la fiducia al governo, che ieri ha posto la questione sul decreto omnibus. Ora dovrà passare alla Camera per l’approvazione definitiva in vista della conversione in legge entro l’8 ottobre. (Giornale di Sicilia)

La scelta etimologicamente putiniana per definire l’ultimo condono del governo Meloni è imposta dalle sue dimensioni. Per convincere quasi cinque milioni di partite Iva ad aderire al concordato biennale in scadenza a fine ottobre sta varando in fret… (La Stampa)