Migranti, ecco che cosa succede in Albania con il nuovo decreto
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ROMA – Con il nuovo decreto legge che ha nobilitato la lista dei Paesi sicuri rendendola norma di rango primario, il governo tira dritto sull’operazione Albania. Ma rimangono una serie di nodi da sciogliere. Cosa cambia con il nuovo decreto? Tecnicamente si tratta di una norma primaria, dunque di rango superiore al decreto interministeriale che fino a lunedì identificava i “Paesi sicuri”. Quali s… (la Repubblica)
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Resta, dunque, il problema, ma la soluzione, anche quella di lunedì scorso, che dovrà arrivare alla prova dell'interpretazione anch'essa, deve essere coerente con il sistema normativo nazionale e sovranazionale". (Tiscali Notizie)
Nessuna ammissione di responsabilità. Il governo proprio non ce la fa a dire che qualcosa potrebbe aver sbagliato sulla gestione del caso dei centri per i rimpatri italiani in Albania. La colpa è sempre degli altri e, in questo caso, dei giudici che hanno deciso di non convalidare il trattenimento dei 12 migranti. (LA NOTIZIA)
Ma il Corriere – chissà come mai – preferisce nasconderla in un minuscolo box di pagina tre, titolandola peraltro a “favore” dei giudici quando il noto giurista dice l’esatto contrario. Il parere di Mirabelli è, anzi sarebbe, di grande rilievo. (Nicola Porro)
Rimane l'elenco dei 19 paesi sicuri, rimane soprattutto il senso politico del provvedimento. «Difendiamo i nostri confini, in Italia si entra solo seguendo le procedure previste», questo il mantra di Giorgia Meloni che incontra il favore di gran parte dei cittadini e anche il via libera del Colle. (il Giornale)
Si compone di tre articoli il decreto legge approvato dal governo sul caso Albania dopo lo stop ai trasferimenti dei migranti deciso dal tribunale di Roma. Servizio di Luigi Ferraiuolo (TV2000)
L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, infatti, sta lavorando a una norma nel nuovo decreto legge che potrebbe modificare il trattamento legale dei migranti trattenuti nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). (Stranieri in Italia)