L'Occidente valuta come evacuare i propri cittadini dal Libano
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Cipro è lo Stato membro dell'Unione Europea più vicino, a circa 264 km dal Libano, ed è stato in prima linea negli sforzi di aiuto marittimo per Gaza e in passato è stato utilizzato per coordinare le evacuazioni dal Libano, ricordano le fonti. Cipro ha accolto circa 60.000 persone in fuga dalla guerra Hezbollah-Israele nel 2006, e una potenziale invasione di terra israeliana nel sud del Libano con una risposta da parte di Hezbollah sostenuto dall'Iran con missili balistici e droni potrebbe significare evacuazioni di massa sia dal Libano sia da Israele. (Corriere del Ticino)
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Può sembrare un piccolo lapsus verbale, ma c’è un motivo se questa gaffe e lo scandalo dei sontuosi regali ricevuti dai ministri del nuovo governo britannico hanno finito in questi giorni per dominare l’agenda e far crollare il premier nei sondaggi: è perché manca una narrativa, un progetto, un grande disegno che catturi l’attenzione. (Corriere della Sera)
I cittadini britannici ancora presenti in Libano devono "lasciare immediatamente" il Paese sullo sfondo dell'escalation militare fra Israele e Hezbollah. Le parole di Starmer, che ha evocato anche un'accelerazione dei piani di evacuazione da parte del governo, rafforzano i moniti già lanciati dal Foreign Office. (Il Piccolo)
In realtà si è trattato di un imbarazzante ‘lapsus linguae’ in quanto il primo ministro ha usato la parola “sausages” (salsicce) e non “hostages” (ostaggi), finendo per l’essere tradito dall’assonanza dei termini in lingua inglese, mentre affermava la necessità della liberazione dei prigionieri israeliani da parte di Hamas, oltre a rilanciare una soluzione basata sui due Stati, con il diritto a uno palestinese accanto a un Israele sicuro. (Il Fatto Quotidiano)
Liverpool (Inghilterra), 24 set. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha esortato alla "moderazione e alla de-escalation" tra Israele ed Hezbollah parlando alla Conferenza del Partito Laburista a Liverpool, per la prima volta in veste di premier. (il Dolomiti)
(Adnkronos) – Keir Starmer promette un paese “rinnovato” e “la luce in fondo al tunnel” ma, nel suo intervento alla conferenza dei Labour, continua a usare toni bui e a citare la necessità di “attraversare la tempesta” prima di arrivare a una “Gran Bretagna costruita per rimanere”. (OglioPoNews)