Crisis idrica a Potenza e provincia, ira dell'Anci: "Mancanza di coinvolgimento e lacunosità delle informazioni". I dettagli

Approfondimenti:
Presidenziali Usa 2024

Si è tenuta nel pomeriggio di ieri a Potenza presso la sala B del Palazzo del Consiglio Regionale, una riunione sulla crisi idrica convocata dal Presidente dell’Anci Basilicata, Gerardo Larocca, su esplicita richiesta dei Sindaci dei comuni che da mesi stanno sopportando limitazioni e disagi che a breve potrebbero assumere i caratteri della drammaticità. I Sindaci presenti, registrata l’assenza del presidente Bardi Commissario Straordinario per l’emergenza e di EGRIB, hanno evidenziato, ancora una volta, la mancanza di coinvolgimento nelle decisioni e la lacunosità delle informazioni in merito alle soluzioni che si stanno adottando per superare l’emergenza, nonché sul sistema di controlli e analisi previsti dalla normativa di riferimento per le acque superficiali (nel caso di specie del fiume Basento) destinate alla produzione di acqua potabile. (Potenza News )

La notizia riportata su altri media

nella consapevolezza che l’interesse di tutti e di ciascuno di noi è quello di arrivare a un superamento dell’emergenza idrica senza rinunciare alla assoluta sicurezza sulla salubrità dell’acqua. Come rappresentanti dell’amministrazione Comunale abbiamo inteso prendere atto delle perplessità e delle richieste espresse dal Comitato (riassunte in un documento che è stato consegnato all’attenzione del Sindaco) (Sassilive.it)

Ma non va all'incontro con i sindaci In 140mila senza erogazione dalle 18.30 alle 6.30 per la crisi della diga del Camastra: corteo a Potenza per il "diritto alla doccia". (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente rassicura i lucani sulle azioni intraprese e sulle acque del Basento (Cronache TV)

Basilicata. Sulla crisi dell’acqua le istituzioni siano più “affidabili”

Acqua pulita con gestione pubblica della risorsa. Promosso dal Comitato Acqua Pubblica, chiesta trasparenza sulla gestione dell’emergenza idrica sullo schema Basento – Camastra al servizio di 29 comuni e 140 mila lucani. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Sono due, a nostro avviso, i danni provocati dalla inadeguatezza della gestione di questa emergenza: il primo è costituito dal disagio e dalla preoccupazione per la mancanza d’acqua ed una prospettiva certa circa il ripristino della normalità, il secondo danno è la rottura del patto di fiducia tra Istituzioni e comunità su quella che è la nostra principale risorsa naturale, l’acqua. (Sassilive.it)

La Giunta Regionale (Basilicata24)